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Pronto Soccorso di Marsala: l’attesa infinita di un cittadino britannico rimasto cinque giorni in lettiga

Denunciato nei giorni scorsi anche dal sindaco Massimo Grillo, dal presidente Enzo Sturiano e dall’assessore Michele Gandolfo, il problema della carenza di personale al Pronto Soccorso del “Paolo Borsellino” di Marsala si trascina da tempo, nonostante servizi giornalistici e denunce dei cittadini esasperati per le attese e i disservizi riscontrati.

Nel corso del sopralluogo istituzionale, sono state raccolte testimonianze di diverso tipo. C’è chi si trovava in attesa dalla mattina, chi addirittura dalla sera precedente. Ma il caso più eclatante riguarda un cittadino britannico, per 5 giorni disteso su una lettiga in attesa di una più adeguata assistenza. Nonostante i vari appelli reiterati nel tempo, infatti, l’utenza che arriva presso il presidio continua a trovare tre infermieri e un solo medico di Pronto Soccorso, cui adesso si è aggiunto un medico Covid. E’ facilmente intuibile che, nonostante una riduzione degli accessi in seguito all’emergenza epidemiologica, il personale presente fa fatica ad assicurare quel servizio rapido e tempestivo che dovrebbe essere alla base di un Pronto Soccorso. Peraltro, in alcune situazioni pare che il container, utilizzato come pre-triage in seguito alla pandemia, non venga utilizzato. Di fatto i ritardi si accumulano, si espongono i pazienti e il personale a rischi e difficoltà che andrebbero evitati e il nervosismo, in molti casi, cresce fino a generare inevitabili momenti di tensione.

Non è il caso della vicenda che ha riguardato il cittadino britannico (tra l’altro sordo), il quale ha dimostrato una pazienza superiore alla media: finalmente, dopo 5 giorni di attesa e successivamente al blitz istituzionale sopra citato, il cittadino britannico è stato visitato ed è stato trasferito presso il reparto di otorinolaringoiatria dell’ospedale “Sant’Antonio Abate” di Trapani per le cure legate a un ascesso dentale trascurato.

redazione

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