I giorni scorsi sono stati caratterizzati da continui disagi in merito alla mancanza di energia elettrica. Tra le comunità che hanno subito i maggiori disagi la frazione balneare Pizzolungo nel trapanese e la città di Marsala, dove i ripetuti black out hanno causato non poche difficoltà anche alle attività commerciali.
“L’onda di caldo e il conseguente sovra caricamento delle reti sta facendo emergere tutti i nodi al pettine, lasciando al buio intere comunità” denuncia l’associazione Codici, che attraverso l’avvocato Vincenzo Maltese, componente dell’ufficio legale regionale dell’associazione e Giovanni Riccobono, consulente energetico dello sportello Codici di Trapani, informa i cittadini interessati su come agire nel caso in cui si ritiene di essere stati danneggiati nei proprio diritti.
“Per tali disagi sono previsti diverse tipologie di indennizzo, ovvero un rimborso economico, che tiene conto sia della tipologia di interruzione (con preavviso o non), del numero di abitanti del Comune dove si è verificato il disservizio e della durata per il ripristino della situazione di disagio. Gli episodi accaduti nei giorni scorsi rientrano nelle interruzioni senza preavviso e per i clienti finali che abitano in Comuni con più di 50.000 abitanti, il tempo massimo di ripristino non deve superare le 8 ore consecutive (o non consecutive se interviene una seconda interruzione entro un’ora dal ripristino provvisorio). Se invece gli abitanti del Comune siano più di 5.000 ma meno di 50.000 abitanti, il tempo massimo di ripristino non deve superare le 12 ore consecutive (o non consecutive se interviene una seconda interruzione entro un’ora dal ripristino provvisorio). Infine per i clienti che abitano in Comuni con meno di 5.000 abitanti, il tempo massimo di ripristino non deve superare le 12 ore consecutive (o non consecutive se interviene una seconda interruzione entro un’ora dal ripristino provvisorio). Il valore dell’indennizzo parte da un minimo di 30€, quando scatta il mancato rispetto dello standard fino ad un massimo di 3000€, in base alla tipologia di utenza e al periodo di superamento del tempo massimo.
“Questi indennizzi – spiegano Maltese e Riccobono – sono automatici e dovranno essere erogati dal distributore, direttamente nella bolletta della società di vendita, il tutto entro 6 mesi da quando si è verificato l’evento. Trascorso tale termine sarà possibile aprire un reclamo per richiedere il riconoscimento dell’indennizzo. In ogni caso il riconoscimento dell’indennizzo non esclude, dove ve ne siano i presupposti, l’eventuale risarcimento del danno, secondo le ordinarie regole del Codice Civile, qualora si siano subiti danni a cose o persone”.