Categorie: Lettere

Scrive Gianluca Lupo: “Siate affamati di cultura”

Siamo nella prima metà del ventunesimo secolo, l’era del progresso, della tecnologia, del “futuro”.

Da infante, nel pieno della mia ingenuità, immaginavo questi anni come qualcosa di bellissimo: non avrei più visto guerre al telegiornale, non avrei più sentito notizie di reati e attentati, non avrei più visto pubblicità di bambini del terzo mondo morenti di fame, non avrei più provato rabbia e tristezza semplicemente accendendo la televisione.

Eppure mi sembra che sotto questo punto di vista nulla sia cambiato, anzi, oserei dire che la situazione sia peggiorata.

Bisogna rammentare che le medaglie posseggono due facce: Dietro una guerra ci sono i produttori e fornitori d’armi. Dietro un attentato c’è un fine politico a scopo di lucro, dietro la beneficenza ci sono i furbetti della raccolta fondi che approfittano del nostro lato filantropo per far lievitare i propri conti (non sempre, è ovvio, ma spesso è così).

La società odierna è piena di controsensi; l’informazione non è mai stata libera dato che ancora oggi ci sono giornali che vengono definiti di “destra” o di “sinistra.

Quando ad un fatto di cronaca, riportato da diverse testate, vengono aggiunti o sottratti dei dettagli che magari cambiano radicalmente la percezione dello stesso.

Troviamo controsensi nella politica sia nazionale che locale. Personaggi che dopo anni di attivismo, con un salto fulmineo, passano dalla parte che per una vita hanno attaccato e criticato.

Il 5 agosto del 1938 in tutte le edicole d’Italia usciva una rivista quindicinale intitolata “La difesa della razza” dove in nome della scienza veniva spiegato come l’unione di diverse “razze” fosse un danno ed un pericolo biologico-culturale, e quindi bisognava preservare la nostra e discriminare nella maniera più assoluta tutto ciò che era “diverso” come: ebrei, zingari, rumeni, inglesi, statunitensi, neri, arabi, russi, eccetera.

Oggi ci sembra assurdo, eppure 83 anni fa veniva data per verità assoluta, in nome della scienza. (Fonte wikipedia.it)

Oppure possiamo parlare della beffa di Sokal. David Sokal è un professore di fisica presso la New York University. Nel 1996 la prestigiosa rivista Social Text diede ampio risalto a un suo articolo assolutamente privo di senso, scritto accostando una serie di termini tipici del linguaggio scientifico, citazioni famose e nonsense studiati ad hoc. Un po’ come faceva il Conte Mascetti, interpretato dal grande Ugo Tognazzi, in Amici Miei. Il titolo originale del lavoro era Transgressing the Boundaries: Toward a Transformative Hermeneutics of Quantum Gravity, che tradotto in italiano suona più o meno così: La trasgressione dei confini: verso un’ermeneutica trasformativa della gravità quantistica. L’obiettivo di Sokal era quello di mettere in evidenza la scarsa attendibilità delle riviste scientifiche, che, a suo dire, pubblicherebbero qualunque articolo a patto che suoni bene e compiaccia l’editore. (Fonte focus.it)

Cambiando settore, parlando di fede,

Secondo alcune stime, al mondo esisterebbero oltre 10.000 diversi tipi di religione, compresi i grandi credi mondiali, le fedi indigene e tutte le recenti confessioni new age.

Con quale principio, e/o dato di fatto, si acquisisce la pretesa che la propria religione sia quella vera e giusta in assoluto?

Vi starete chiedendo “Si, ma con tutto questo discorso, dove vuoi arrivare?”

Voglio solamente dirvi che siamo nel 2021 e nonostante tutti i guai e dispiaceri che ci affliggono ogni giorno, abbiamo uno strumento di una potenza inaudita, e tutti lo portiamo in tasca.

Parlo dello smartphone e conseguente accesso ad internet.

Se tutti utilizzassimo internet oltre le trappole di distrazione di massa come i social network, i giochini, i video trash, e le immagini di adorabili animali domestici,

Se sfruttassimo la rete per informarci, per acquisire informazioni da più fonti possibili, paragonarle, e trarre le NOSTRE conclusioni.

Se tutti avessimo una mente aperta a novità che anche se sconvolgenti, comunque ci aiuterebbero a crescere culturalmente, ecco credo che se così fosse, ci sarebbe molta più consapevolezza popolare.

La virtù sta nel mezzo, la verità assoluta non esiste, è sempre relativa ed influenzata da troppe varianti.

Siate affamati di cultura, siate affamati di sapere, confrontatevi con menti più brillanti delle vostre, acquisite più informazioni possibili e traete le VOSTRE conclusioni, non fatevi plasmare da niente e nessuno, siamo umani, menti pensanti, non automi assemblati e programmati in catena di produzione.

La storia purtroppo ci ha insegnato poco visti i risultati, ma il mondo è nelle nostre mani, qui e ora!

Gianluca Lupo

redazione

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