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Appiccò fuoco al Santuario di Birgi, la Polizia lo trova al Pronto Soccorso e lui confessa

Aveva appiccato il fuoco all’altare del santuario Nostra Signora di Fatima, nella Contrada Birgi Nivaloro di Marsala, l’uomo tratto in arresto mercoledì sera dagli operatori della Polizia di Stato.    

Gli agenti del Commissariato di Marsala erano intervenuti a seguito di una segnalazione, notando colonne di fumo fuoriuscire dalla chiesa ed apprendendo che un uomo, ben noto in quella comunità religiosa, si era introdotto al momento dell’apertura pomeridiana all’interno della chiesa, con una tanica di benzina e due bombole di gas. Notato dal custode, era stato visto mentre versare il liquido infiammabile sull’altare nonché sulla pedana in legno sotto il tabernacolo e poi appiccare il fuoco. 

In seguito si era allontanato precipitosamente, invitando anche il custode a uscire, in quanto le bombole sarebbero potute esplodere da un momento all’altro.

L’incendiario era stato raggiunto da una vampata di ritorno del fuoco che gli ha bruciato i pantaloni, ed era stato costretto a cercare un bagno dove attingere acqua per potere spegnere le fiamme; poi si era dapprima rifugiato in una abitazione attigua alla Chiesa e dopo era scappato con la vettura visibilmente ustionato.

Qualche istante dopo l’allontanamento sul posto era giunto personale del Commissariato di Polizia di Marsala ed una squadra dei Vigili del Fuoco che era riuscita a mettere in sicurezza la struttura, spegnendo le fiamme e portando all’esterno le due bombole, una rinvenuta vicino al leggio dell’altare, l’altra in Sacrestia. Il Santuario grazie alla tempestività dell’intervento, non ha riportato danni strutturali anche se la zona dell’altare si è danneggiata.  

Sul posto la polizia ha provveduto a raccogliere più elementi utili alle indagini, escutendo i testimoni ed effettuando i rilievi di Polizia Scientifica. L’uomo è stato rintracciato al Pronto Soccorso dell’ospedale “Paolo Borsellino” dove si era recato per farsi curare le ustioni riportate.

L’uomo è stato trovato con indosso i vestiti intrisi di liquido infiammabile ed in parte bruciati dalle fiamme; spontaneamente ha confessato di essere l’autore dell’incendio frutto di un raptus dovuto a motivi personali, probabilmente nei confronti del Santuario Opera di Fatima di Birgi.

Al termine delle incombenze l’uomo è stato tratto in arresto con l’accusa di incendio doloso aggravato e tradotto presso il carcere di Trapani.

redazione

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