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“Il ciondolo di Empedocle”, il giallo “leggero” di Massimo Rapisarda ambientato sull’Etna

Si direbbe che in Sicilia il crimine paghi. Da quando Camilleri ha creato la domanda, un nugolo di giallisti siciliani ha fatto capolino sulla scena letteraria per soddisfare l’offerta. E da quando Camilleri non c’è più, ognuno di loro ha pensato: vediamo se sarò io quello che lo sostituisce.

E così, dopo Costa e Billitteri, dopo Savatteri e Toscano, anche Massimo Rapisarda, un catanese trapiantato a Roma, ha scritto un romanzo giallo ambientato sull’Etna, intitolandolo “Il Ciondolo di Empedocle”. Certo Catania non è Ragusa, i suoi dintorni sono meno idilliaci e più affollati di alcuni famosi borghi delle Madonie, ma c’è pur sempre l’Etna a fare la sua figura. E, soprattutto, ci sono le granite, i cannoli, gli arancini, le sarde a beccafico, la pasta alla Norma… insomma gli argomenti non mancano.

Massimo Rapisarda

È la storia di un anziano avvocato che scompare sull’Etna durante un eruzione. I sospetti si concentrano sul personal trainer della giovane moglie, ma il caso si rivelerà molto più complesso di una banale storia di corna. Un detective non troppo sveglio e una brillante ispettrice di polizia indagano sul caso e alla fine, dopo un buon numero di granite e brioches, riusciranno a venirne a capo. La vicenda è raccontata con leggerezza, e le battute di spirito non mancano mai.

Afferma Rapisarda: “I giallisti siciliani si concentrano a Palermo, ma in provincia di Catania vivono un milione di persone: un mercato che non bisogna trascurare! E poi, di gialli ambientatati a Palermo ce ne sono già tanti. Ma, soprattutto, la provincia di Catania la conosco bene, mentre da Palermo manco ormai da tanto tempo“.

Rapisarda, ha già pensato alla trama del suo prossimo libro. “La scoperta di una nuova tecnica di produzione dei diamanti sintetici – afferma l’autore – che li rende indistinguibili da quelli naturali, provoca un conflitto d’interessi criminali. Sarà parzialmente collegato al “Ciondolo di Empedocle” e infatti il detective tonto e l’ispettrice intelligente saranno di nuovo gli investigatori principali“.

Due anni fa Rapisarda ha pubblicato fa un articolo scientifico “Atlantis: a grain of truth behind the fiction?” in cui sostiene che la mitica Atlantide di Platone potrebbe trovarsi su un fondale poco lontano da Marsala. Potrebbe essere questa la futura trama di un nuovo romanzo. “Al momento non saprei bene come distorcere l’ipotesi per trarne un romanzo. Di regola, infatti, preferisco inventare la trama di sana pianta, per essere più libero nella stesura del testo“, afferma lo scrittore che, in merito all’ipotesi di Atlantide di fronte a Marsala dice: “No, da quanto risulta dalla letteratura disponibile, è un’ipotesi realistica. Naturalmente, finché qualcuno non troverà qualche reperto credibile, rimarrà soltanto un’ipotesi“.

Da luglio “Il ciondolo di Empedocle” è presente su Amazon e nei cataloghi di Feltrinelli e Mondadori. È un giallo sui generis, intricato ma lieve, che può aiutarvi a trovare il buon umore sotto l’ombrellone, abbreviando il tempo “percepito” per ottenere l’abbronzatura. 

Chissà se lassù, Camilleri stia ridacchiando, beffardo.

[ Elio Lo Conte ]

redazione

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