“Un buon risultato che premia il lavoro dell’Ente e la scelta di riuscire a fare sinergia con gli enti locali. Un buon risultato che rientra negli obiettivi che si è posta l’amministrazione dell’Iacp di Trapani, insediata dal novembre scorso, per migliorare il territorio urbano”. Il presidente dell’Iacp di Trapani avvocato Vincenzo Scontrino, commenta in questo modo la notizia dell’avvenuta ammissione a finanziamento di tre progetti che riguardano i Comuni di Trapani e Marsala e che otterranno i fondi per circa € 41.300.000,00 messi a disposizione attraverso il “Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare”. Si tratta di fondi che complessivamente tengono conto delle complete progettualità quelle che riguardano i Comuni e in parte l’Iacp.
“Le iniziative – spiega Scontrino – sono partite dai Comuni di Trapani e Marsala, i sindaci Tranchida e Grillo hanno coinvolto anche lo Iacp non solo perché la progettualità riguarda pure il nostro patrimonio edilizio assieme al contesto urbano, ma riconoscendo inoltre al nostro ufficio tecnico buone capacità di progettazione. Certamente nel complesso ci fa onore potere partecipare a qualcosa che ha come fine il cambiare in meglio le nostre città”. “Mi piace evidenziare che i progetti tengono conto di moderne pratiche di esecuzione e in particolare per Cappuccinelli è previsto un intervento che prevede la copertura di prospetti secondo tecniche della bioarchitettura e in questo senso si va sviluppando una stretta collaborazione con la Facoltà di Architettura dell’Università di Palermo”.
Gli interventi progettuali a Trapani relativamente alle infrastrutture di pertinenza dello Iacp – recupero e rigenerazione urbana – riguardano il Quartiere Cappuccinelli dove la spesa ammonta a € 30.000.000,00:
L’attività progettuale è stata posta in essere dai tecnici del Comune di Trapani e dello Iacp grazie ad un accordo sottoscritto dalle due amministrazioni.
All’interno del tessuto urbano trapanese, il Rione Cappuccinelli rappresenta una realtà molto particolare perchè è l’unico della tipologia “a corte”.
Il nome Cappuccinelli deriva da una piccola edicoletta votiva che era presente sul territorio quando il quartiere fu terminato.
E’ interessante ripercorrere la storia di edificazione di questo quartiere, ad opera dell’architetto Michele Valori, uno dei più importanti professionisti del dopoguerra, e che diede alla struttura architettonica del Rione Cappuccinelli un assetto neorealista tendente al razionalismo. Il plastico del quartiere e conservato ancora oggi al MAXXI di Roma, il Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo.
Il quartiere fu edificato dal 1957 al 1963 grazie al “Piano Fanfani” o detto anche Piano Casa”, un progetto molto importante che prevedeva la costruzione di molti edifici all’indomani del secondo conflitto mondiale e la creazione di molti posti di lavoro attraverso un piano di maxi investimenti pubblici. L’obiettivo dell’idea del gruppo di Michele Valori era quello di un quartiere dove i rapporti umani sono alla base della creazione degli spazi; un quartiere in grado di fornire i giusti servizi ed i luoghi appropriati alle persone che lo vivono ogni giorno. Questi edifici “a corte interna” sono unici nella città di Trapani, e in questa tipologia, grazie alle zone semi-pubbliche, e insita la condivisione degli spazi. Il progetto originario dell’Ina Casa non è mai stato portato a termine, non realizzando gli spazi previsti e ciò ha causato la perdita della peculiarità di base di quartiere autonomo, dando luogo ad un grande complesso “dormitorio”.
Per quanto concerne l’assetto del tessuto urbano, gli alloggi del Rione Cappuccinelli, in possesso dello I.A.C.P., risultano accorpati in tre blocchi su edifici a schiera, i quali si articolano attorno a delle corti così da creare delle ampie aree da dedicare ai parcheggi auto, agli orti dei cittadini, ai giochi per bambini. Nello specifico, il quartiere e costituito da diversi tipi di abitazione a seconda dell’anno di edificazione: 5 palazzine, 8 corti di più vecchia costruzione, 10 condomini e 50 case dette “basse”, perchè ad un solo piano.
Sempre nell’ottica dell’innovazione, interessante e lo studio della Professoressa dell’Università di Palermo, Rossella Corrao, la quale si è fatta portavoce di un ipotizzabile intervento di retrofit sostenibile con l’uso della vegetazione all’interno del Rione Cappuccinelli, con lo scopo di migliorare il benessere degli abitanti del quartiere. L’obiettivo principale dell’articolo e anche quello di riflettere su come la sostenibilità ambientale e la riduzione dei consumi energetici non possa prescindere dagli aspetti sociali, economici ed ambientali del contesto di riferimento, soprattutto se si vuole contribuire alla riduzione del consumo del suolo per un empowerment dei territori e un miglioramento delle condizioni dei cittadini nell’ottica di un’economia circolare.
Obiettivo principale del presente programma è pertanto quello di migliorare le condizioni di vivibilità del Rione Cappuccinelli, oggi caratterizzato da degrado urbanistico, edilizio, sociale e ambientale, connotato da carenza di standard, degrado degli edifici e spazi urbani vuoti o dequalificati. Gli interventi che si vogliono attuare, nel rispetto del modello urbanistico dei luoghi e delle tipologie morfologiche architettoniche degli edifici, prevedono il recupero degli edifici residenziali, la valorizzazione e qualificazione di spazi pubblici.
“Un non luogo che intendiamo far diventare luogo vivibile, non periferia ma centro di socialità e incontri, tutto questo non si potrà realizzare pienamente senza la partecipazione della cittadinanza qui residente, è importante in questo senso l’apporto che alle progettazioni hanno dato diverse associazioni promotrici di cultura e azioni” aggiunge il presidente Iacp Vincenzo Scontrino.
Gli interventi per la parte Iacp riguarderanno un complesso di edilizia residenziale pubblica realizzato negli anni ’60, costituito dagli edifici residenziali a corte, denominati A – B – C, per complessivi 80 alloggi unifamiliari duplex, situato tra la via B. Valenza, la via della Pace e la Via Ten. Augugliaro.
Gli interventi di risanamento e riqualificazione energetica degli edifici riguardano:
a) Ripristino delle originarie volumetrie edilizie dei fabbricati;
b) Opere di risanamento strutturale delle strutture portanti in cemento armato;
c) Riqualificazione energetica degli alloggi con interventi di isolamento termico ed efficientamento energetico: sostituzione infissi esterni con infissi in pvc dotati di vetrocamera, coibentazione a cappotto esterno delle pareti esterne e delle coperture, installazione di impianti fotovoltaici;
d) Riqualificazione delle corti interne.
“Parte tecnica fortemente innovativa è rappresentata dall’intervento di Retrofit Energetico per il miglioramento del confort indoor ed outdoor. Si tratta della cosiddetta bioarchitettura La riqualificazione urbanistica deve partire anche da scelte ecosostenibili capaci di generare benefici sul bioclima locale, sia interno che all’esterno delle abitazioni, oltre che aumentare la sensibilità delle persone verso il rispetto e la cultura del verde. Nell’ottica di questi principi si è deciso di intervenire su quattro unità immobiliari prospicienti la via della Pace prevedendo sulle facciate degli edifici riqualificate energeticamente con altri interventi, previsti la progettazione di facciate verdi”.
I vantaggi più importanti sono quelli inerenti l’aspetto ecologico di questa scelta progettuale. Negli ultimi anni, la bioarchitettura e la progettazione ecosostenibile hanno avuto sempre più diffusione e la sensibilità dei progettisti – ma anche delle persone in generale – e decisamente aumentata. Le facciate verdi agiscono sul microclima e sulla sua regolazione termica del sistema edificio, con vantaggi sia in inverno che in estate, durante la stagione fredda contribuisce a limitare le dispersioni termiche e aumentare la coibentazione dell’edificio, proteggendo la parete anche dal vento, inducendo all’interno delle abitazioni una diminuzione della temperatura di 4,5 gradi centigradi e risparmi energetici per raffrescamento del 43% e dal 4 al 6,3% per riscaldamento. Un altro beneficio della parete verde riguarda l’abbassamento della temperatura dell’aria dell’ambiente circostante l’edificio: alcune stime parlano di una riduzione dell’aria ambiente tra lo 0,5 e i 4,1 gradi centigradi, misurati a una distanza di due metri dalla parete. Inoltre, attraverso studi e campionamenti si è appurato che tutte le specie di piante studiate hanno dimostrato di aver rimosso una vasta gamma di elementi dall’atmosfera. Buone prestazioni anche in termini di isolamento acustico.
Nella fattispecie si vuole sperimentare il sistema delle pareti verdi, l’installazione di un living wall system su cappotto termico su un edificio duplex di 4 vani, denominato edificio L, posto nel Rione Cappuccinelli, Tra la Via della Pace e la Via Ten. Augugliaro.
Altra progettualità sempre rientrante nel programma sulla !Qualità dell’abitare” riguarda Marsala. “Anche in questo caso – dice l’avv. Scontrino – abbiamo lavorato in sinergia con il Comune e l’amministrazione comunale lilibetana con la quale il dialogo sta continuando anche per altri interventi”.
C’è un finanziamento ottenuto dal Comune di Marsala per 11 milioni di euro. “Parteciperemo come Iacp a riqualificare Piazza del Popolo e la vicina zona del centro storico di Marsala”. L’area avrà maggiori spazi verdi, nuova illuminazione e moderna pavimentazione ed una migliore fruibilità. La progettazione dell’Iacp ha riguardato una decina di immobili, riconfigurandoli in una trentina di alloggi da destinare a categorie fragili, quali ad esempio disabili, anziani in solitudine e giovani coppie a basso reddito.
“Anche a Marsala come a Trapani – sottolinea il presidente Scontrino – abbiamo progettato edifici smart che godranno di un abbattimento della spesa energetica di quasi l’80%”.