Ancora senza soluzione la vicenda dell’istituto agrario e alberghiero “Abele Damiani” di Marsala, che rischia di cominciare il prossimo anno scolastico senza 16 aule, la sala docenti e l’aula magna, dichiarate inagibili e pertanto interdette dal Libero Consorzio Comunale di Trapani. Nonostante i ripetuti appelli del dirigente Domenico Pocorobba, cui si è associata anche la Uil attraverso una recente nota del dirigente sindacale Eugenio Tumbarello, non sono emerse novità su eventuali soluzioni in grado di garantire il diritto all’istruzione degli studenti.
In realtà, l’ente guidato dal commissario Raimondo Cerami ha proposto nelle scorse settimane, per far fronte all’emergenza, il temporaneo utilizzo di alcuni immobili dislocati in contrada Cuore di Gesù o presso il Podere Badia. Tali strutture, però, non sono ritenute adeguate dalla dirigenza del “Damiani” e la proposta in questione è stata definita letteralmente “inaccettabile” da parte del Consiglio d’istituto.
In particolare, la delibera sottoscritta dal presidente Gian Luigi Vinci, evidenzia i livelli di dispersione scolastica raggiunti durante la pandemia e le difficoltà legate alla mancanza di laboratori e alla frequenza degli alunni disabili, senza contare le criticità correlate al raggiungimento delle sedi ipotizzate in tempo utile, vista la mancanza di adeguati mezzi di trasporto. Da parte del Consiglio di istituto si ricorda, piuttosto, che la normativa vigente per gli istituti superiori prevede che gli stessi dovrebbero essere allocati in strutture vicine per permettere al personale e agli alunni di raggiungere facilmente la sede nel più breve tempo possibile, senza recare disagi agli alunni e al personale scolastico.
Alla luce di ciò, il presidente Vinci torna a chiedere la convocazione di un tavolo tecnico e la disponibilità immediata dei locali siti all’interno del perimetro scolastico, oggi utilizzati dalla facoltà di Enologia con un contratto di comodato d’uso gratuito trentennale.