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Cerimonia di nozze e benedizione del Papa: “Dico sì, davanti a Dio”

Il matrimonio celebrato in chiesa è sempre un’attrattiva per tutti, credenti e non. In Italia, la maggior parte delle coppie decidono di sposarsi in chiesa, ma forse solo pochi lo fanno per fede e capiscono il significato profondo di questo sacramento.

Alla domanda “Perchè sposarsi in chiesa?”, in un’ intervista rilasciata nel 2014, Papa Wojtyła rispose cosi: “perché questo corrisponde pienamente alla dignità e al valore della persona umana. Sappiamo che il matrimonio sacramentale è il fondamento del legame indissolubile dell’uomo e della donna, e soltanto questa visione del matrimonio rimane in giusto rapporto con la dignità della persona umana, in giusto rapporto con ciò che l’uomo è”. Poi aggiunse ancora: “E mentre entrambi giurano, promettendosi l’amore, la fedeltà e l’onestà coniugale, per il fatto stesso del giuramento ricevono dal Signore il permesso, il diritto di appartenere l’uno all’altra”. Perché dunque sposarsi proprio in chiesa? Anche a quest’altra domanda Wojtyła rispose: “Perché il matrimonio diventi sacramento che trasmette le risorse della redenzione di Cristo, quella forza soprannaturale che permette agli uomini, che comunque rimangono esseri umani, di vivere secondo il disegno di Dio, di vivere come figli di Dio”.

Per le coppie credenti, i genitori, gli amici o loro stessi possono rendere ancora più speciale il loro matrimonio richiedendo la benedizione del Papa. E’ molto semplice basta consultare il sito ufficiale della Santa Sede ed è possibile reperire tutti i dettagli informativi del caso, scaricando tra l’altro il modulo da compilare. Il giorno del matrimonio la si può portare in chiesa e farla leggere dal sacerdote durante la cerimonia. Tra l’altro, la benedizione può essere richiesta in più occasioni oltre il matrimonio, tra cui il Battesimo, la Prima Comunione, la Cresima, l’Ordinazione Presbiterale o addirittura un particolare anniversario o compleanno, come da elenco riportato sul sito del Vaticano. La cerimonia è in grado di emozionare tutti, sposi compresi ma personalizzarla sarebbe ancora più bello. La scelta delle letture va fatta insieme con calma e rispecchiandosi in esse. Il libretto messa contenente letture e riti sarà posto sui banchi della chiesa affinchè gli invitati possano seguire la cerimonia, è bene che segua tutto il fil rouge dell’evento personalizzato anche graficamente. E’ compito del fiorario scelto in precedenza dalla coppia adornare la chiesa di fiori come dal progetto concordato. Si consiglia un allestimento sobrio, lasciata da tempo la tradizione del tappeto rosso, la maggior parte delle coppie sceglie il total white come da ultime tendenze. Il bianco fa sposa, da sempre e gli allestimenti risultano più eleganti e raffinati. L’interno della chiesa, altare in primis richiedono un attenzione in più, perchè in effetti è lì che avviene in sacramento. Solo pochi wedding planner però progettano e curano insieme agli sposi e ai fioristi anche l’esterno della chiesa, spesso infatti il tappeto comincia dal sagrato e non dalla macchina da dove arriva la sposa, e poi solo due/quattro composizioni fanno da cornice. In questo modo però “la passeggiata della sposa con il padre” non viene valorizzata, si consiglia pertanto di prestare attenzione anche all’esterno.

Sia per gli invitati ma soprattutto per la sposa si consiglia di mantenere un dress code decoroso e degno del luogo di culto. La maggior parte degli abiti da sposa hanno spalle e schiena scoperte, per chi non ha le maniche è bene entrare in chiesa con il velo che copra le eventuali scollature, inoltre il davanti non deve mai risultare volgare. Per gli inviati è bene usare sempre una sciarpa o una giacca che copra le spalle. In caso di nozze in estate è bene far trovare insieme al libretto messa dei ventagli per gli ospiti. Il finale festoso della cerimonia è dato dal lancio del il riso agli sposi all’uscita della chiesa, un rito propiziatorio di fortuna e prosperità, simbolo di abbondanza e fertilità.

redazione

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