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Marsala: riaperta la Chiesa di San Leonardo dopo il restauro grazie a 8×1000 e fondi della Parrocchia

Completati i lavori di manutenzione e restauro della Chiesa parrocchiale di San Leonardo Abate, a Marsala, retta dal luglio 2015 dai Servi del Cuore Immacolato di Maria nella, in particolare da padre Aldo Travaglione icms. Giovedì 10 giugno la Chiesa è stata riaperta con la Santa Messa presieduta da padre Luigi Luciano, presidente del Movimento Ecclesiale Famiglia del Cuore Immacolato di Maria.

La chiesa risale alla metà del 1800, rifatta nel 1912; l’ultimo restauro risale al 1967che ha comportato la realizzazione dei dipinti interni, affrescati da Alfredo Valenti. Nel 1995 – 1996, a seguito di assestamenti del terreno di fondazione e per contenere le lesioni sulle strutture, sono stati realizzati dei lavori di manutenzione straordinaria che hanno comportato l’inserimento di una struttura di sostegno in acciaio zincato, oltre alla stuccatura delle lesioni. Le condizioni interne richiedevano però già da qualche anno un intervento di restauro a causa della presenza di umidità da risalita con conseguente distacco di intonaci, delle cornici e delle decorazioni in gesso, infiltrazioni di acqua piovana dalla copertura, lesioni e microlesioni in corrispondenza delle murature e dei decori, alterazione cromatica, sollevamenti dell’intonaco, lacune degli elementi decorativi in stucco, ossidazione delle finiture dorate. I prospetti avevano intonaci distaccati, lesioni nell’abside e nella facciata laterale Sud. Il campanile della Chiesa di San Leonardo, realizzato negli anni ‘60 insieme alla casa canonica, è una struttura in conglomerato cementizio armato, si presentava con pilastri e cordoli ammalorati, priva di copertura.

L’intervento ha comportato il risanamento delle murature, il consolidamento degli intonaci, il rifacimento degli intonaci ammalorati interni ed esterni, la pulitura e consolidamento delle superfici a stucco, la pitturazione interna ed esterna, l’impermeabilizzazione della copertura, il risanamento dei cordoli, la demolizione e la ricostruzione della parte sommitale del campanile, la ricollocazione della campana e dell’orologio, oggi perfettamente funzionanti. L’intervento di circa 280mila euro è stato finanziato per il 70% delle opere murarie coi fondi dell’8×1000 e per la restante parte con somme della stessa Parrocchia derivanti da donazioni ed eventi di beneficenza svolti in questi anni.

redazione

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