Assieme a Bernardo Bertolucci è il regista italiano più amato dai francesi, che adesso lo celebrano con il conferimento della Palma d’oro alla carriera, che gli verrà consegnata al Festival di Cannes. Da “I pugni in tasca” – folgorante esordio del 1965 – Marco Bellocchio ha raccontato con lucidità e spirito laico la storia d’Italia, soffermandosi anche sulle sue pagine più controverse, dal fascismo (“Vincere”) al caso Moro (“Buongiorno, notte”), fino al recente “Il Traditore” (su Tommaso Buscetta). Alta anche l’attenzione ai diritti civili e ai mutamenti della società italiana, che sono stati al centro de “L’ora di religione” e “Bella addormentata”, quest’ultimo dedicato alla dolorosa vicenda di Eluana Englaro. E’ invece dedicato alla morte del fratello Camillo “Marx può aspettare”, il suo ultimo film che verrà presentato in anteprima a Cannes, è tornato ad occuparsi degli anni di piombo per la Rai, con la serie “Esterno Notte”, mentre per il cinema girerà “La conversione”, ispirato alla storia di Edgardo Mortara.
“Congratulazioni a Marco Bellocchio, un grande maestro del cinema italiano che con poesia e anticonformismo sa raccontare storie intime e renderle universali. La Palma d’Oro alla carriera è un prestigioso riconoscimento di cui tutta l’Italia deve essere orgogliosa”. Così il ministro della Cultura, Dario Franceschini, commenta la notizia della Palma d’oro alla carriera assegnata al regista piacentino alla 74esima edizione del Festival di Cannes.