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Un Pug flessibile per Marsala: le indicazione della Lega alla Giunta Grillo

Sulla stesura del Piano Urbanistico Generale Comunale per la città di Marsala interviene il circolo della Lega di Marsala. In particolare, i rappresentanti locali del Carroccio chiedono all’amministrazione Grillo di redigere uno strumento urbanistico “flessibile” che possa da un lato pianificare e perseguire un modello di armonico sviluppo del territorio, attento alle esigenze della popolazione ed alle valenze urbanistiche, paesaggistiche, architettoniche e storico–culturali di quelle parti del territorio assoggettate a vincolo e dall’altro essere volano di nuove forme di sviluppo turistico ed economico che investe il nuovo millennio.

Citando una serie di esempi virtuosi che hanno avuto riscontri positivi da un punto di vista turistico – “Borgo Parrini” a Partinico, “Promenade du Port” a Porto Cervo e “Burano” nella Laguna di Venezia – la Lega chiede inoltre di focalizzare la redazione del nuovo Piano Urbanistico Comunale sul ruolo della “rigenerazione urbanistica” delle contrade, considerata anche la natura topografica di città territorio del Comune di Marsala, comprensiva di centoquattro contrade, bagli, borghi e “chiani” e che pertanto si presta “ad un programma di riqualificazione degli immobili come rimedio al degrado urbano con interventi ecosostenibili finalizzati al miglioramento delle condizioni urbanistiche e socio–economiche ed alla creazione di nuove abitazioni ed attività commerciali e ricettive, cercando non di demolire, ma di far convivere vecchie e nuove strutture inserite armonicamente nel contesto”. Particolare attenzione, inoltre, si consiglia per il versante nord del territorio comunale, rispetto a cui la Lega chiede la redazione di un adeguato piano di riqualificazione urbanistica che tenga conto della loro espansione dovuta principalmente alla pratica di sport acquatici, alla realizzazione della pista ciclopedonale e all’installazione di diversi chioschi lungo la perimetrazione della Laguna. Tutto ciò al fine, tra le altre cose, di tutelare l’identità culturale dell’insediamento, assicurare la vitalità del tessuto storico nelle condizioni attuali e il suo corretto inserimento nella nuova realtà urbana e territoriale, prescrivere la conservazione di tali caratteristiche, attraverso gli strumenti della manutenzione, del restauro, del ripristino degli elementi fisici, e la congruità con esse degli usi moderni e progettare la trasformazione degli elementi insediativi aggiunti in epoca recente e la realizzazione dei nuovi elementi necessari per assicurare la vivibilità e la funzionalità del territorio nel mondo moderno, tutelando, al contempo, gli aspetti ambientali e migliorando la vivibilità.

redazione

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