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Turismo: presentata la campagna West Sicily. Nello spot non c’è Marsala

Una campagna di promozione ambiziosa, che dopo le restrizioni della pandemia intende rafforzare la Sicilia Occidentale come destinazione turistica in grado di attrarre target di visitatori di ogni genere.

Nei locali del Museo del Sale di Nubia, la presidente del Distretto Turistico Rosalia D’Alì ha presentato il progetto di comunicazione che sta per essere lanciato in vista della stagione estiva e che raccoglie il testimone della fortunata campagna dello scorso anno, “Non sono i Caraibi”, con l’obiettivo di dare una valida vetrina promozionale alla maggior parte delle attrazioni turistiche del trapanese.

“Abbiamo un territorio meraviglioso, piena di luoghi unici, che ci invidia tutto il mondo”, ha affermato la presidente D’Alì. E’ stato il destination manager del Distretto, Marco Perniciaro, a presentare nel dettaglio il nuovo portale turistico e la campagna “West of Sicily” (payoff: “Ogni volta, una scoperta”), sottolineando la necessità di raccontare in maniera efficace e distintiva i punti di forza del territorio – mare, arte, natura, gastronomia, sport, eventi – e di puntare sulla destagionalizzazione dei flussi turistici, evidenziando le condizioni climatiche favorevoli per l’accoglienza turistica in almeno nove mesi dell’anno. Soddisfazione per il lavoro fatto dal Distretto è stata espressa dall’assessore regionale Manlio Messina, che ha invitato le istituzioni locali e gli operatori del settore a potenziare il ventaglio di esperienze ed eventi da offrire ai turisti, soprattutto nei mesi compresi tra ottobre ed aprile, in cui tradizionalmente si registra un calo dei flussi in entrata.

Nel corso della conferenza stampa, la presidente D’Alì ha ringraziato gli 11 Comuni che hanno sposato il progetto: Buseto Palizzolo, Castellammare del Golfo, Custonaci, Erice, Favignana, Mazara del Vallo, Paceco, Salemi, San Vito lo Capo, Trapani e Valderice. Tra loro non c’è la città più popolosa della provincia, Marsala, di cui infatti non si trova nemmeno un fotogramma nello spot pubblicitario che verrà veicolato nei prossimi giorni. Com’è noto, nel 2019 l’amministrazione Di Girolamo decise di non versare al Distretto gran parte della quota annuale (153 mila euro su 183 previsti), in conseguenza della mancata attività dello stesso. In quell’occasione, la presidente D’Alì ribattè che non c’era stata alcuna inerzia da parte del Distretto e che era stato, piuttosto, il Comune di Marsala a rallentare il progetto. Da allora, passi avanti se ne sono registrati pochi: la presidente ha affermato che le porte del Distretto restano aperte per i Comuni che non hanno aderito, invitando a superare la logica del campanile.

“Con la nuova amministrazione – ha aggiunto la D’Alì – ci sono state tante interlocuzioni, cui però non ha fatto seguito alcun fatto concreto. Ci è dispiaciuto, ma non potevamo aspettare. Non depenneremo le attrazioni che danno forza alla destinazione, come il parco di Selinunte o le cantine vinicole di Marsala, ma naturalmente i Comuni che non fanno parte del progetto non avranno la grande visibilità che avranno gli altri”.

“Noi crediamo nella politica del Distretto e vorremmo esserci – replica il sindaco Massimo Grillo – ma a condizioni diverse”. Facendo presenti le difficoltà di bilancio e qualche perplessità sul progetto, il Comune di Marsala ha chiesto di ridiscutere la propria quota di partecipazione, non ricevendo finora una risposta positiva. “Il nostro auspicio – conclude il primo cittadino lilibetano – è che il Distretto non vada avanti secondo una logica assistenziale, basata solo sulle quote versate dai Comuni, ma come soggetto in grado di intercettare finanziamenti e opportunità”.

Nel corso della conferenza stampa, sono intervenuti anche il presidente di Airgest Salvatore Ombra, che ha rivendicato i risultati raggiunti dall’aeroporto “Vincenzo Florio” di Birgi, i sindaci di Paceco e Trapani, Giuseppe Scarcella e Giacomo Tranchida. Il primo cittadino del capoluogo ha auspicato la liberalizzazione dei trasporti su gomma in Sicilia, proponendo anche l’istituzione di borse di studio per i giovani che partecipano al progetto Erasmus: “Potrebbero diventare ambasciatori del territorio, aiutandoci a superare lo stereotipo in base a cui, all’estero, siamo ancora considerati terra di mafia”. Presenti all’iniziativa diversi rappresentanti delle amministrazioni del territorio, operatori del settore turistico e il presidente di Sicindustria Gregory Bongiorno.

Vincenzo Figlioli

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