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“A Marsala mille bambini hanno avuto il Covid”

Come hanno spiegato virologi e immunologi in questi mesi, come tutti i virus, anche il Covid è mutevole. Così, dopo una prima fase, concentrata nel 2020, in cui i casi di Coronavirus riguardavano prevalentemente i soggetti adulti di età avanzata, o un target caratterizzato da una particolare fragilità, a partire da quest’inverno la diffusione delle varianti (inglese, soprattutto) ha comportato – tra i vari effetti – anche una maggiore frequenza di situazioni di contagio per quanto riguarda i più giovani e persino tra i bambini. A conferma di ciò, le cronache di questi mesi, da cui sono emerse numerose situazioni in cui il Covid è stato contratto da interi nuclei familiari, in seguito all’infezione di uno di loro. E, in questi casi, i minori non sono stati risparmiati dal virus. Tra gli effetti noti di tale tendenza, anche la sospensione temporanea delle lezioni in alcuni plessi scolastici e le necessarie operazioni di sanificazione straordinaria nei casi in cui qualche alunno fosse risultato positivo al tampone molecolare.

A Marsala, sono stati circa un migliaio i bimbi positivi, tra cui alcuni neonati. A certificarlo sono i dati che i pediatri lilybetani hanno quotidianamente trasmesso all’amministrazione comunale, in modo da condurre in questi mesi un monitoraggio costante nell’andamento dei contagi sul territorio. “Si è quasi sempre trattato di sintomatologie leggere, poco più di un’influenza”, afferma il pediatra Michele De Bonis, che evidenzia come sulla vaccinazione dei più piccoli sarebbe preferibile soprassedere, in attesa di avere dati più certi su eventuali effetti collaterali. Una posizione, peraltro, abbastanza diffusa nell’ambito della medicina pediatrica. “E’ il momento di concentrarsi sui segmenti più a rischio”, aggiunge il professionista lilybetano, il quale auspica che possano al più presto vaccinarsi tutti quei soggetti che nelle scorse settimane hanno preferito non avvalersi di questo diritto, facendo prevalere dubbi e timori rispetto all’opportunità offerta dal sistema sanitario nazionale attraverso gli appositi hub comunali e le giornate di apertura straordinaria.

Nel frattempo, da oggi anche in Sicilia chi ha compiuto 12 anni potrà prenotare la vaccinazione anti-Covid. L’estensione della somministrazione del siero al nuovo target 12-15 anni (che comprende circa 163mila persone) è stata autorizzata nell’ambito della campagna nazionale di immunizzazione. Verrà utilizzato unicamente il vaccino Pfizer, così come approvato dalla Commissione tecnico-scientifica dell’Agenzia italiana per il farmaco lo scorso 31 maggio, che ha accolto pienamente il parere espresso in precedenza dall’Ema, l’Agenzia europea dei medicinali. La piattaforma telematica (http://prenotazioni.vaccinicovid.gov.it/) sarà operativa dalle 10. “È l’ultimo target degli aventi diritto”, ha dichiarato ieri l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza.

redazione

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