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Alcamo, il sindaco ha riferito sulla relazione annuale in Consiglio comunale

L’esposizione del primo cittadino si è concentrata sui problemi affrontati dall’amministrazione alcamese nel corso del 2020, anno caratterizzato dall’emergenza sanitaria. Nel corso della seduta consiliare sono stati approvati anche tre debiti fuori bilancio: due a maggioranza e uno all’unanimità dei rappresentanti dell’organo elettivo.

Dopo le comunicazioni, il punto all’ordine del giorno del Consiglio Comunale discusso ieri sera dalle forze politiche è stato quello sulla relazione annuale del sindaco, Domenico Surdi. Per il primo cittadino, gli obiettivi fissati dalla sua amministrazione per il 2020 sono stati in parte congelati e in parte rinviati a causa della pandemia da Covid-19. Non sono mai state, comunque, sospese le attività interne degli uffici nel corso di questo periodo emergenziale. Il sindaco Surdi ha ricordato, infatti, che sono state effettuate diverse riunioni da remoto durante il lockdown. Inoltre, sono state portate avanti, allentate ma non arrestate, attività ed iniziative all’esterno dell’ente con le associazioni cittadine. Importanti sono stati gli aiuti economici, prima dallo Stato e poi dalla Regione, che hanno consentito alla macchina amministrativa di far fronte all’emergenza. In special modo, i servizi sociali non si sono mai fermati. Tematica importante, rivendicata dal primo cittadino, è stata poi quella del personale. Il sindaco ha rimembrato i contratti di alcuni dipendenti che da 17-20 ore sono stati portati dalla sua giunta fino a 24 ore. In alcuni uffici, ha precisato, vi sono ancora lavoratori con 24 e non con 36 ore. Un obiettivo quindi raggiunto e che, per il primo cittadino, non era comunque obbligatorio. Per il sindaco Surdi questa è stata, infatti, una precisa scelta politica della sua amministrazione. Al suo insediamento, ha poi aggiunto, uno dei problemi del municipio alcamese è consistito nella carenza di vertici nella struttura burocratica. Il Comune di Alcamo, ha precisato, era sprovvisto del dirigente dell’Urbanistica. “Oggi sembra tutto scontato” ha affermato.

Sono state anche menzionate dal sindaco Surdi tutte le scelte che nel periodo di lockdown sono state prese con la minoranza consiliare, come l’apertura del cimitero. Una serie di lavori, inoltre, per il primo cittadino sono tuttavia andati avanti. Nel momento, infatti, in cui è stato possibile riaprire i cantieri sono stati eseguiti anche importanti lavori sulle strade. Una fra tutte: via Ugo Foscolo. Anche grazie ad eventi come il Giro di Italia, segnato da un notevole riscontro mediatico, l’amministrazione pentastellata è riuscita ad ottenere la realizzazione dell’intero asfalto di Viale Italia, risultato anche di un accordo con la Regione. Il primo cittadino ha voluto citare anche i lavori sulle scuole, come quella dell’infanzia F. Aporti. Attività di sanificazione, inoltre, sono state condotte in tutti gli istituti di primo grado e negli asili e che avrebbero consentito di fermare i contagi orizzontali. Infine, il 2020, ha ricordato il sindaco Surdi, è stato l’anno in cui finalmente è stato effettuato il cambio della ditta che si occupa della raccolta rifiuti, mediante la conclusione del contratto settennale.

Il capogruppo dell’UDC, Saverio Messana, sul funzionamento dello smartworking all’interno della macchina amministrativa, si è espresso in maniera critica. Altra nota negativa, sottolineata dall’esponente democristiano, è stata quella relativa allo sviluppo economico della città e, in particolare, di Alcamo Marina: i problemi relativi al mantenimento di costanti collegamenti con la località balneare e quelli concernenti la mancanza di illuminazione in alcune zone che stanno a cuore del consigliere comunale. Inoltre, il giudizio negativo dell’esponente dell’Udc è stato rivolto all’argomento della raccolta rifiuti e alla lungaggine nell’assegnazione dell’appalto alla nuova ditta. Quattro anni e mezzo, per il capogruppo dei democristiani, sono stati troppi. Dunque, in conclusione, in merito alla relazione del primo cittadino ha dichiarato la posizione del suo gruppo “Il nostro commento non è così brillante”.

Ha preso poi la parola il consigliere comunale Gino Pitò di Abc-Alcamo Cambierà, il quale ha dato atto al sindaco dell’ottima gestione della pandemia. Per l’esponente politico non si poteva fare di più. Al contrario, il tema della pianificazione urbanistica è stato assente. Dopo lo schema di massima del PRG, non è stato fatto nulla. Inoltre, manca ancora il PGTU, ossia il Piano del traffico. Relativamente, invece, alla gara dei rifiuti, per il rappresentante del consesso civico vi sarebbe stato un concorso di colpa del comune. Anche per lui quattro anni per assegnare l’appalto sono stati eccessivi.

Dopo, è intervenuta la capogruppo del Movimento 5 Stelle, Elena De Luca. L’esponente pentastellata ha affermato di avere apprezzato molto la relazione del sindaco. Nello specifico, riguardo la gestione della pandemia, ha ricordato che il Comune di Alcamo era preparato telematicamente ad affrontare questa realtà. Infatti, dopo qualche mese dal lockdown è stato possibile dare seguito al lavoro del Consiglio comunale. Un fatto non scontato, dal momento che altri consessi civici dell’Isola si sono trovati in difficoltà.

Successivamente, è stata la volta della consigliera democristiana Rita Norfo, la quale ha ringraziato la sua commissione consiliare che ha affrontato collegialmente la situazione emergenziale. Al contrario della collega che l’ha preceduta, nel suo intervento l’esponente dell’Udc ha dichiarato di essere emozionata negativamente. Nelle sue critiche all’amministrazione ha trovato spazio l’avvicendarsi degli assessori allo Sport. La consigliera ha definito “carta straccia” il regolamento comunale sugli impianti sportivi. Ha chiuso il suo intervento affermando ironicamente “Il successo del sindaco si vede dalla maggioranza che ha in Consiglio”.

Il consigliere Francesco Dara di Noi per Alcamo si è soffermato, invece, sulla questione del personale, sulla quale, ha spiegato, la minoranza ha fatto durante il mandato diverse osservazioni. “La sua amministrazione tentennava” ha dichiarato rivolgendosi al primo cittadino. In merito all’emergenza sanitaria ha detto “Lei non ha fatto altro che amministrare”. Sui contributi economici ha invece aggiunto che sia lo Stato che la Regione si sono fatti sentire. Infine, ha terminato il suo discorso sostenendo che “Si può fare ancora di più”.

Il dibattito consiliare è proseguito con i contributi di Rosalba Puma e Antonino Asta, entrambi consiglieri grillini, ma di tono diverso rispetto a quello sostenuto dalla capogruppo dei pentastellati. La consigliera Puma nel suo intervento ha ringraziato le associazioni di volontariato, alle quali però non sarebbe sempre state data la giusta considerazione. Ha ribadito poi il suo giudizio sulla pista ciclabile, considerata ancora molto pericolosa e su cui non vi sarebbe stata alcuna discussione e confronto. Inoltre, l’esponente del M5S ha dichiarato di dover stendere un “velo pietoso” sulla formazione degli operai del verde ed affermato la necessità di una maggiore attenzione al settore da parte dell’assessore al ramo, Laura Barone. Il consigliere Asta, invece, ha evidenziato la sottovalutazione del tema relativo ai cimiteri. Inoltre, ha affermato che gli oneri concessori non sono stati utilizzati dall’ente per far fronte all’emergenza Covid. Altra critica è stata mossa alla sua amministrazione relativamente alla gara d’appalto di Sant’Anna e Sant’Ippolito.

Al sindaco Surdi è stata poi ridata la parola dal presidente del consiglio comunale, Baldo Mancuso, per rispondere alle osservazioni delle forze politiche sulla sua relazione annuale. Relazione che, secondo il primo cittadino, sarebbe stata scambiata per la relazione di fine mandato. “Non vedo l’ora di raccontare quello che è stato fatto” ha affermato durante il suo secondo intervento. Il primo cittadino ha ricordato che la sua amministrazione sta per lasciare alla città un patrimonio informativo e una situazione migliore di quella riportata dai referti passati della Corte dei Conti. Anche in ambito culturale, nonostante la pandemia, sono stati realizzati degli eventi importanti come i due Premi Cielo D’Alcamo. “Non sono contento che il Piano delle insegne non si sia fatto” ha dichiarato il sindaco, rispondendo a quanto sollevato dai consiglieri comunali. Il primo cittadino ha voluto porre, però, nuovamente l’attenzione sul fatto che “È da un anno e mezzo che abbiamo la pandemia”. Successivamente, ha ricordato che il Pala D’Angelo è tra i primi hub in Sicilia per la vaccinazione. In merito alla realizzazione della c.d. Tangenziale nord “È uno dei progetti su cui io metterei la firma per fare un mutuo” ha dichiarato il primo cittadino, precisando che non sono stati fatti dei mutui dalla sua amministrazione “Ma ogni anno il comune paga il rimborso di quota capitale e interessi per scelte passate” ha spiegato. Sul Castello di Calatubo ha annunciato che a giorni partiranno il restauro e il ripristino dell’illuminazione. Il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza del governo nazionale) aprirà la strada ai finanziamenti, ma la battaglia per gli amministratori locali consisterà nell’allentare una serie di vincoli. La sfida sul futuro per il sindaco Surdi sarà quindi il 2025. Secondo il primo cittadino, mettere il comune nella condizione di non perdere tempo è la vera variabile che il politico deve guardare, non le risorse. Nel corso della seduta consiliare sono stati approvati anche tre debiti fuori bilancio: due a maggioranza e uno all’unanimità dei rappresentanti dell’organo elettivo.

Linda Ferrara

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Tags: Domenico Surdi