“Cu vi canta e cu vi sona sunnu i Musicanti, sunatura senza fama, sunatura senza grana e curriti curriti a viriri cu su e sintiti sintiti st’anima du Sud”. Sono alcuni dei primi versi del disco “Assumma Assumma”, una vera carta d’identità della sicilianità “made in Marsala” firmata da “I Musicanti” di Gregorio Caimi che è appena approdata su tutte le piattaforme on line.
Ascolta “Assumma Assumma” su Spotify
“Si tratta del disco che sancisce la nostra vera vocazione a cantare la Sicilia NOSTRA, con i suoi profumi, le visioni, le luci, la struggente poesia e le intense notti stellate – spiega il leader del gruppo Gregorio Caimi –. Si tratta di un progetto a cui teniamo molto perché ha contato su importanti collaborazioni, tra cui quella con Antonio La Rosa, che ha curato il Mastering, presso il New Profile Studio di Milano”.
Dieci brani capaci di evocare il vento “che porta e sporta amuri e sintimenti” che ben conosce chi vive e ama questa parte di Sicilia, ma anche intrisi dell’indolenza tipica della nostra terra che ti canta nella mente come uno “scrusciu na sta testa” che non sempre s’accorda con il “Ritmu du cori”.
Prodotto dall’Associazione Culturale “I Musicanti” e distribuito dall’etichetta EmdabliùEm di Emanuele Chirco, il disco “Assumma Assuma”, con le sue contaminazioni che colorano i brani arricchendoli di profumi arabi, danzanti di tradizione e palpitanti di percussioni dagli echi antichi, da sabato 15 maggio è stato ufficialmente lanciato on line sulle piattaforme digitali: Spotify, i Tunes, Deezer, YoutubeMusic ecc.
“Assumma assumma” è il secondo cd de I Musicanti di Gregorio Caimi prodotto nel 2005, registrato al Riff Raff recording di Marsala da Antonio La Rosa, con arrangiamenti a cura di Gregorio Caimi e Musicanti e produzione artistica Gregorio Caimi, mentre la grafica della copertina è stata curata da Matteo Linares. “Lo stiamo lanciando online perché è il disco che più ci rappresenta e perchè si arricchisce di collaborazioni importanti alle quali teniamo molto”, continua Caimi.
Interpretato dai musicisti: Dario Li Voti, batteria e percussioni, Giacomo Buffa, basso e contrabbasso; Gregorio Caimi, chitarre, Aldo Bertolino, tromba e flicorno, Natale Montalto, fisarmonica, Antonio La Rosa, marranzano e le voci di Debora Messina e Peppe Clemente; hanno partecipato in qualità di ospiti: Enzo Augello, batteria in “Respiro di notte”, Carlo Cattano, flauti e friscaletto, nonché autore della musica di “Arrangia ‘u ventu”, Rosario Baroncino, piano in “Chiovu abballati”, Emanuele Chirco, piano in “Stidduzzi ‘ i San Lorenzu”, Pietro Li Causi, autore del testo di Arraggia ‘u ventu” e di musica e testo di “Scinni lu scuru”, Girolamo Uccio Tumbarello autore del testo di “Stidduzzi ‘i San Lorenzu” e Giorgia Di Giovanni autrice del testo di “Respiro di notte”.
Dunque un’opera che contiene creatività molteplici e nomi di rilievo del panorama musicale nostrano e non solo. Non a caso sulla copertina firmata da Matteo Linares si legge questa frase: “…tessere colorate e multiformi, per raccontare il sapore dei suoni di Sicilia, terra di confine e luogo in cui la Storia ha fatto incontrare mille mondi diversi…”.
“E specie in questo periodo in cui la pandemia ha sconvolto il nostro tempo e cambiato le nostre quotidianità – spiega Gregorio Caimi – la musica nostra può e deve essere una chiave di rinascita. ‘Comu quannu u jorno si cunfunni cu la notti e tu arresti addritta fino a quannu n’hai li forzi’ e così, proprio dalla musica che racconta la nostra più profonda identità e ci parla di relazioni, ritroviamo le forze e ci rimettiamo addritta”.