Il Villaggio preistorico di Mursia e l’area archeologica dei Sesi a Pantelleria sono stati ripuliti in questi giorni grazie all’intervento del Parco nazionale di Pantelleria.
È il primo frutto della collaborazione sottoscritta il 20 aprile scorso tra l’assessorato regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana e il Parco nazionale di Pantelleria. Alla base dell’accordo, che porta la firma dell’assessore Alberto Samonà e del presidente del Parco Salvatore Gabriele, vi è la necessità di attivare ogni forma di collaborazione possibile per garantire la manutenzione, la vigilanza, la promozione e valorizzazione dei siti archeologici dell’isola di Pantelleria, in particolare delle aree che rientrano nelle perimetrazioni comuni ai due parchi: quello nazionale e quello archeologico.
“La sistemazione dei due siti archeologici – sottolinea l’assessore dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà – è frutto della sinergia attivata. Un accordo virtuoso sottoscritto nell’interesse del territorio a garanzia della tutela del patrimonio culturale dell’Isola e per la migliore fruizione dei siti archeologici. Si tratta del primo passo di una più generale valorizzazione delle aree di Pantelleria, che è alla base dell’accordo di collaborazione che abbiamo fortemente voluto”.
“In attesa della ripresa delle attività da parte degli operai forestali e con l’approssimarsi della stagione estiva – precisa il direttore del Parco di Pantelleria, Antonio Parrinello – si è reso necessario effettuare gli interventi di diserbamento dei siti e di rifacimento dei camminamenti, con risorse proprie del Parco di Pantelleria; ciò in attuazione dell’accordo interistituzionale sottoscritto con la Regione e nel superiore interesse del bene pubblico. Un’attività che esalta il valore della collaborazione e attua nel territorio comportamenti virtuosi”
Il villaggio protostorico di Mursia, uno dei più importanti del Mediterraneo, si trova in posizione strategica su uno sperone roccioso alto circa 30 m s.l.m. sulla costa nord-occidentale dell’Isola di Pantelleria, ed è datato tra il Bronzo Antico avanzato e il Bronzo Medio (1750-1450 a. C.). Si tratta di un abitato fortificato, distribuito su due pianori lungo la strada perimetrale che dal centro di Pantelleria conduce verso la contrada di Scauri. L’insediamento, durante l’età del bronzo, divenne centro importante per i commerci nel Mediterraneo e punto fondamentale di interscambio commerciale, sia per la sua posizione centrale che per la presenza di ossidiana.
Le sue corpose e monumentali vestigia ne fanno uno degli insediamenti più impressionanti della preistoria mediterranea grazie alla sua poderosa fortificazione. Il villaggio, difeso naturalmente dal mare su uno dei lati, venne infatti fortificato con un muro di cinta sul lato più debole, quello interno. La muraglia misura circa 200 metri di lunghezza, 7-8 metri d’altezza ed ha una larghezza alla base di circa 10 metri che guarda all’area adiacente occupata dalla Necropoli dei Sesi, che accoglie originali monumenti funerari, unici al mondo.
I Sesi sono costruzioni megalitiche, simili ai Nuraghi sardi. Si tratta di strutture a tronco di cono, a pianta ellittica o circolare sormontati spesso da una cupola conica, il che ha valso ad essi il soprannome di “cupole funerarie”. Venivano eretti fuori delle mura del villaggio, non su alture, ma su aree più piane.