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Sportello Antiviolenza: il Protocollo d’Intesa coinvolge le scuole, Itet “Garibaldi” in prima fila

Si è svolto nei giorni scorsi l’incontro per l’attuazione del Protocollo d’Intesa Sportello Antiviolenza tra USR Sicilia-Ambito Territoriale di Trapani e la Procura di Marsala. Presenti diverse scuole, tra cui l’itet “G. Garibaldi” di Marsala diretto da Loana Giacalone, Tiziana Catenazzo, dirigente dell’Ufficio XI Ambito Territoriale di Trapani, Calogero Roberto Piscitello, Sostituto Procuratore, il referente per lo “Sportello Antiviolenza, il Maresciallo Capo Giacomo Davide Bertolino della Sezione di Polizia Giudiziaria, Caterina Martinez, operatrice dello Sportello Antiviolenza, Francesca Parrinello, presidente del Centro Antiviolenza “La Casa di Venere”, Anna Maria Bonafede, presidente del Centro Antiviolenza Metamorfosi, la docente del Commerciale, Linda Licari.

“Un tessuto di collaborazioni virtuose con il territorio – afferma la dirigente dell’Istituto Tecnico, Giacalone -. La violenza sulle donne si combatte con azioni sinergiche che coinvolgono l’intera comunità mediante campagne di sensibilizzazione, informazione e prevenzione nelle agenzie formative. Ed è proprio la scuola, vero e proprio incubatore di cambiamento, uno dei luoghi privilegiati dal quale possono partire riflessioni importanti. La violenza contro le donne, in qualsiasi forma, non è un fenomeno episodico, ma purtroppo strutturale e va da sé che debba essere trattato e affrontato con una particolare cura ed attenzione, partendo dai più giovani, imbastendo percorsi formativi che, a partire dalla scuola, educhino le nuove generazioni, lungo tutte le fasi del percorso educativo, abbracciando anche alla dimensione affettiva, per una nuova e rinnovata educazione sentimentale”.

L’Itet ha avviato questo percorso di Pari Opportunità partecipando al progetto di Amnesty International, “Mindfulness e Interessere”, “Io lo chiedo” sullo studio dei diritti e della parità di genere. Le docenti Giovanna Cennamo, Teresa Titone, Nicoletta Reina, Linda Licari, hanno coinvolto alcuni studenti per una prima formazione che poi coinvolgerà altri studenti, docenti e famiglie. Tutte le attività sviluppate saranno documentate e riunite in una pubblicazione online, che sarà proposta da Amnesty International insieme alle firme dell’appello per la modifica dell’articolo 609bis del codice penale (maggio 2021).

redazione

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