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Omicidio Cucchi: 13 anni in Appello per i carabinieri Di Bernardo e D’Alessandro

Tredici anni di carcere per Alessio Di Bernardo e Roberto D’Alessandro. I due carabinieri sono ritenuti i principali responsabili della morte di Stefano Cucchi, il giovane geometra romano morto il 22 ottobre del 2009 all’ospedale “Pertini” dopo una settimana di reclusione successiva a un arresto per droga. Una vicenda dolorosa che è stata seguita con grande partecipazione dall’opinione pubblica, dopo un iter processuale inizialmente tortuoso e condizionato da omissioni e depistaggi, nonostante le coraggiose battaglie della famiglia, che non ha mai smesso di chiedere verità e giustizia.

La storia di Stefano Cucchi è stata mirabilmente raccontata anche al cinema, con il pluripremiato film “Sulla mia pelle”, che ha contribuito a tenere alta l’attenzione sul caso.

Nei confronti dei due carabinieri, considerati gli autori del pestaggio che provocò la morte di Cucchi, la condanna per omicidio preterintenzionale da parte della Corte d’Appello di Roma, che ha accolto la richiesta di pena formulata dall’accusa, rappresentata dal sostituto procuratore generale Roberto Cavallone. In primo grado, Di Bernardo e D’Alessandro erano stati condannati a 12 anni.

Accusati di falso, sono stati condannati nell’ambito della stessa vicenda, sono stati condannati anche il maresciallo Roberto Mandolini (4 anni) e per un altro carabiniere, Francesco Tedesco (2 anni e 6 mesi).

redazione

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Tags: Stefano Cucchi