Come anticipato dal premier Draghi, l’Italia si appresta a tornare in zona gialla. Ma non per tutti. Da lunedì ben 13 regioni possono ambire alla zona gialla fatta ad hoc per far ripartire la ristorazione, i bar e i pub, con pranzo e cena all’aperto.
Oggi si conosceranno le nuove possibili zone, dopo il monitoraggio consueto settimanale. Sarebbero 13 le Regioni che possono aspirare alla zona gialla. Si tratta di Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Umbria, Veneto e le Province autonome di Trento e di Bolzano. Tutte avevano già venerdì scorso l’indice Rt sotto 1 e un’incidenza lontana dalla soglia di rischio di 250 casi settimanali per centomila abitanti, e in questi giorni sono in ulteriore calo, pur differenziato. In rosso rimarrebbero Val d’Aosta (che ha ancora oggi un’incidenza di 266 casi per centomila) e Sardegna, che la scorsa settimana aveva un Rt molto alto (1,38, quando il limite per passare in rosso è 1,25) e deve quindi aspettare almeno una settimana con numeri migliori prima di ambire alla promozione.
Spera di lasciare il rosso invece la Puglia, ma per finire in arancione; oscilla tra arancione e rosso la Campania, così come probabilmente resteranno in arancione Calabria, Sicilia, Basilicata e Molise, tutte con incidenza e trend ancora da monitorare.