Sulla sua pagina Facebook, il sindaco di Marsala Massimo Grillo, lancia un messaggio alla cittadinanza in vista della zona arancione che parte oggi, in Città, e risponde all’ex sindaco Alberto Di Girolamo che nei giorni scorsi era intervenuto sui numeri dei contagi a Marsala, chiedendo chiarimenti sul focolaio dopo la nota festa di Pasquetta (leggi QUI).
“Come sapete da oggi Marsala è zona arancione. Questo cambio di colore non vuol dire “liberi tutti” ma, anzi, ci richiama ad una maggiore responsabilità: indossiamo la mascherina, rispettiamo le norme igieniche ed il distanziamento sociale, evitiamo assembramenti e riunioni e rispettiamo gli orari del coprifuoco. Molti si domandano e mi domandano com’è possibile che la nostra città sia passata da zona rossa a zona arancione nonostante il numero totale dei positivi sia oggi superiore rispetto al numero dei positivi che si contavano quando è stata istituita la zona rossa nella nostra città – afferma il sindaco Massimo Grillo -. Mi rendo conto che possa apparire una contraddizione, ma non lo è. O quantomeno non lo è alla luce dei parametri fissati dal governo nazionale (Rt e tasso di positività). Alla luce di questi parametri, infatti, una città non passa in zona rossa sulla base del numero dei positivi totali. Ciò che fa passare una città in zona rossa è la velocità con cui aumentano i positivi. La regola generale è che se in un dato periodo preso in esame i nuovi positivi superano il numero di 250 ogni 100.000 abitanti un comune passa automaticamente in zona rossa. Sulla base di questo stesso parametro, visto che nell’ultima rilevazione i nuovi positivi sono stati un numero inferiore a 250 ogni 100.000 abitanti, Marsala da oggi passa in zona arancione, a prescindere dal numero dei positivi totali che registriamo nella nostra comunità”.
Poi Grillo si rivolge all’ex primo cittadino Di Girolamo: “Sono molto amareggiato per le dichiarazioni contenute nell’ultimo post dell’ex sindaco Alberto Di Girolamo. Mi lascia senza parole che un ex sindaco, per giunta medico, speculi per l’ennesima volta sull’andamento della curva epidemiologica per attaccare il sottoscritto parlando di “dati opachi” e facendo finanche finta di non comprendere i meccanismi che determinano il passaggio dalla zona arancione alla zona rossa e viceversa. Ma nel suo post l’ex sindaco non si è limitato a questo. Si è finanche premurato di diffondere un pettegolezzo di cui di recente sono stato messo a conoscenza, secondo cui politici e altre figure istituzionali avrebbero preso parte alla tristemente nota festa di pasquetta che si sarebbe tenuta sul versante Nord della città. Una festa sulla quale le autorità, che ho interpellato a seguito di articoli di stampa che riportavano la notizia come certa, non sembrano al momento aver trovato alcun riscontro oggettivo. Addirittura, sempre secondo questa voce popolare, a questa famosa grigliata avremmo partecipato io e mia moglie e, di conseguenza, io sarei in quarantena o addirittura positivo al coronavirus. Pertanto, cari concittadini, mi preme smentire categoricamente tali dicerie prive di ogni fondamento e informarvi che a Pasqua e pasquetta non mi sono mai mosso da casa e che ho trascorso quelle giornate in famiglia. Ad oggi, inoltre, non sono positivo al coronavirus e sto bene. Nel suo post, Alberto Di Girolamo non mi tira in ballo direttamente. Lo fa in maniera indiretta, invitandomi a “chiarire la situazione e a fugare ogni sospetto”. Un invito, questo, che non fa altro che solleticare la curiosità di chi legge, alimentare sospetti e diffondere questa menzogna su di me ed i miei cari. E questo, francamente, lo ritengo inaccettabile. Se davvero l’ex sindaco non crede alla voce che con il suo post ha diffuso notevolmente, avrebbe dovuto astenersi dal darvi risalto in una pagina con oltre 15.000 potenziali lettori. E ciò per almeno due motivi: 1) avrebbe dovuto astenersi dal farlo, oltre che per un rispetto personale che evidentemente non ha, per preservare l’integrità e la rispettabilità del ruolo istituzione che ho l’onore di ricoprire e che anche lui ha ricoperto; 2) per evitare di far pensare a qualche sprovveduto che “se il sindaco va alle grigliate, allora posso farlo anch’io”. Se invece, come a questo punto mi viene da pensare, l’ex sindaco crede alla voce che ha diffuso o, peggio ancora, gli fa comodo che qualcuno ci creda, allora la sua dichiarazione è doppiamente riprovevole perché ha di fatto lanciato pubblicamente il sasso dell’accusa nascondendo la mano dietro un “non ci credo ma lo dico”. Non è vero che la politica cambia l’uomo: la politica rivela l’uomo. Ma non mi abbasserò a questi livelli, perché sono fermamente convinto che le battaglie, per chi le ha, si fanno con le idee e che Marsala meriti di più e di meglio di squallidi teatrini di questo genere. Pertanto, smentisco categoricamente questo pettegolezzo privo di qualsivoglia fondamento e per evitare di mantenere il livello del dibattito pubblico a livelli così indecorosi non intendo in alcun modo darvi seguito, quantomeno non in questa sede. Colgo l’occasione per invitarvi ancora una volta alla responsabilità in occasione del 25 aprile e del 1 maggio: stiamo a casa, rispettiamo le regole e segnaliamo tempestivamente alle autorità competenti eventuali violazioni di cui dovessimo venire a conoscenza. Questo è senso civico, tutto il resto è pettegolezzo“.
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Siamo fortunati noi marsalesi! Mentre in tutt'Italia i teatri, le sale cinematografiche e gli spettacoli in genere sono sospesi per covid, a Marsala abbiamo la fortuna di assistere giornalmente a questo spettacolo e, per giunta gratuito, tra il vecchio e l'attuale Sindaco; diciamo comunque che non se ne può più, datevi una regolata. Saluti