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“Io Cammino” per il Teatro e per il Cinema: i passi di Matilde Sciarrino divengono pellegrinaggi civici per richiamare l’attenzione sull’arte scenica

Dal ricordo dei sopiti luoghi dell’arte, come i dimenticati cinema Vittoria e del Popolo, all’estemporanea di performance innanzi al Teatro Impero per sognare una Marsala che riaccenda le luci della ribalta

Ce n’è proprio bisogno di teatro. C’è bisogno di ricordarsi dove si trova il teatro. C’è bisogno di andarlo a cercare, come si fa con una persona cara che non si sente da tempo e c’è anche bisogno di cinema, di storie scritte e vive in eterno grazie alla magia della rievocazione. Lo ha dimostrato il 15esimo appuntamento di “Io Cammino”, le passeggiate che da settimane compie Matilde Sciarrino, professoressa marsalese che con i passi, un giovanissimo sorriso che irride l’argento che le tinge le tempie e le sue scarpe da trekking unite ai bastoni che le danno il ritmo (così dice lei), raccoglie persone unite dalla voglia di non stare ferme perché la stasi assomiglia al sonno e all’oblio. L’ultimo “IO CAMMINO” Matilde l’ha dedicato agli operatori dello spettacolo, ma in realtà questo viaggio è stato più che altro un percorso introspettivo e retrospettivo. Così tutti sono diventati compagni, pellegrini e guide, contribuendo alla ricostruzione di un tempo in cui Marsala era piena di sale in cui si potevano ammirare le ultime pellicole, mentre oggi … le cose sono tristemente cambiate.

“Abbiamo dedicato il nostro cammino agli operatori del mondo dello spettacolo – spiega Matilde Sciarrino –. Il percorso cittadino tra sale cinematografiche e teatri, di oggi e di ieri si è rivelato una sorta di pellegrinaggio, un omaggio a quanto la città di Marsala ha offerto e ci auguriamo continui ad offrire per il palcoscenico e per la settima arte. Questi i luoghi contemplati fisicamente e riportati in vita nei ricordi di ciascuno di noi: Cinema Golden, Cinema San Giovanni Bosco, Cinema Bellini, Arena Odeon, Cinema del Popolo, Cinema Centrale, Cine Teatro Impero, Teatro Sollima”. E nelle dissertazioni dei camminanti alcuni hanno anche ricordato l’antico “Cinema Vittoria”. Ma la necessità di esprimersi si è palesata innanzi al Teatro Impero dove molti dei presenti hanno dato vita ad un’estemporanea di performance che hanno avuto il sapore di una dichiarazione d’amore, di un manifesto programmatico e di una serenata intonata all’amato Teatro. “Il sipario si è aperto e con esso tutto il mondo dell’immaginazione che la parola sulla scena rende possibile nel qui ed ora – racconta Matilde –. Così Massimo Pastore ha letto il brano tratto dalla poetica del T.A.M, Pietro Pellegrino: ‘L’amuri’ di Nino Martoglio; Massimo Graffeo: ‘La predica contro il teatro del parrino’, tratto da ‘Il birraio di Preston’, Andrea Camilleri; Diego Morana: “Il teatro dell’obbligo” di K. Valentin; Giovanna Scarcella: “Il monologo di Nina”, tratto da ‘Il gabbiano’ di A. Cechov”. Anche Matilde Sciarrino, la promotrice dell’iniziativa ha letto “A mia madre”, E. De Amicis. E così le parole dei poeti hanno riempito l’aria piena di sole antistante l’Impero come a dire che tutto è vivo se gli diamo voce. “Ringrazio tutti i partecipanti (Rosalba Pampanini, Luciano Rosas, Chiara Putaggio, Massimo Pastore, Pietro Pellegrino, Massimo Graffeo, Diego Morana, Giovanna Scarcella, Giorgia Di Giovanni con la piccola Cecilia, Grazia Pace, Maria Laura Tumbarello, Eva Foderà) per aver testimoniato il loro amore per il cinema e per il teatro e aver condiviso la speranza, che è anche un augurio, che Marsala possa al più presto tornare ad essere una città più viva e vivace culturalmente”, ha scritto sui social Matilde Sciarrino.

Chiara Putaggio

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