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Turismo al tempo del Covid: Over 60 dagli Usa da maggio in Sicilia

Turismo al tempo del Covid: primi turisti vaccinati arriveranno in Sicilia. Un nutrito gruppo di visitatori provenienti dagli Usa stanno prenotando alberghi e ristoranti nel periodo tra fine maggio e giugno nel capoluogo siciliano. Piccoli gruppi di over 60 organizzati, già vaccinati o che si vaccineranno prima della partenza verso la Sicilia.

I turisti, a causa della pandemia, avevano dovuto forzatamente annullare la prenotazione del tour previsto nel 2020.
 Un segnale incoraggiante anche per gli albergatori: “Speriamo che il turismo, quello vero, si possa risvegliare in fretta – dice Nicola Farruggio, presidente di Federalberghi Palermo -. Certo, siamo ancora lontani dalla ripresa. Le strutture ricettive hanno subito un colpo mortale e i ristori sono stati del tutto inadeguati ad arginare le perdite, che continuiamo a registrare ancora oggi. E’ necessario – conclude Farruggio – che il governo intervenga con urgenza a tutela delle imprese e dei lavoratori del turismo prima che sia troppo tardi”.

“Lontani dalla ripresa” ma un segnale non indifferente per l’isola e l’Italia, la voglia di tornare a viaggiare, a sostenere l’economia di un territorio, fondamentale per un paese che vive di turismo. Ricordiamo che il nostro è il Paese che detiene il maggior numero di siti inclusi nella lista del patrimonio mondiale Unesco. Sono 55 quelli riconosciuti “patrimonio dell’umanità” e 12 quelli iscritti nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale.

E i nuovi scenari in Sicilia sul fronte del Turismo? Le previsioni sono state illustrate nel corso di un webinar organizzato da Intesa Sanpaolo e Srm con i principali operatori del settore evidenziano una rilevante contrazione della domanda turistica in Sicilia nello scorso anno con un -62,5%. In questo contesto emerge un calo più contenuto delle presenze turistiche italiane (-36,6%) rispetto a quelle straniere (circa -86%).
Si stima che la crisi abbia tagliato oltre il 60% del valore della spesa turistica registrata nel 2019 e il 63% del fatturato delle imprese del settore “core” della filiera turistica, con un impatto negativo sul Pil regionale di -0,84% (Italia -1,48%).
In un contesto macro-economico che si prevede in miglioramento, il turismo in Sicilia affronterà una sfida rilevante.
Dai tre scenari elaborati da Srm, che si distinguono per la velocità della ripresa, emerge una crescita della domanda turistica nell’isola con valori tra 7,1, 9,4 e 11,4 milioni di presenze, rappresentando rispettivamente il 47%, il 62,5% e il 75,1% del potenziale espresso nel 2019. In particolare, si prevede una ripresa più veloce del turismo domestico rispetto a quello internazionale. In termini di valore aggiunto, si stima che in Sicilia la ripresa della domanda turistica possa far recuperare tra 99,4 milioni, 270 milioni e 406,8 milioni di euro a seconda delle tre ipotesi considerate, con un relativo impatto sulla ricchezza totale dell’area tra lo 0,12%, lo 0,34% e lo 0,51% (si ricorda che il peso della filiera turistica sul totale dell’economia regionale è del 9,6%).

redazione

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