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Marsala, rinnovata la convenzione del Rotary con la famiglia Roccaforte

Alla presenza del Sindaco Massimo Grillo, è stata rinnovata la convenzione fra il Rotary Club di Marsala rappresentato dal suo presidente Giuseppe Abate e la famiglia Roccaforte che ogni anno dona alla comunità locale un defibrillatore in memoria del loro caro figlio Salvatore, medico ematologo, deceduto prematuramente il 24 Aprile 2010. 

La convenzione è stata ratificata dal notaio Daniele Pizzo, anche lui rotariano e prossimo presidente del Club service lilibetano.

“Siamo soddisfatti del rinnovo di questo accordo – precisa il Sindaco Massimo Grillo. Per tale motivo ringraziamo la famiglia Roccaforte che pur nel dolore della perdita di un figlio ha trovato la forza per onorarlo donando a diverse componenti della nostra società delle apparecchiature mediche salvavita. Il mio plauso va anche al Rotary Club di Marsala che da anni, attraverso l’interessamento di Riccardo Lembo, porta avanti questo progetto di Marsala Città cardio protetta. Come Amministrazione rimaniamo a disposizione per dare anche noi il nostro contributo”.

Il progetto Marsala Città Cardio – protetta ebbe inizio nei primi anni ’90 e divenne pienamente operativo con la precedente Amministrazione. Il Rotary Club di Marsala, con i diversi presidenti che si sono succeduti nel tempo, non ha mai smesso – con il coordinamento di Riccardo Lembo e del futuro Governatore Goffredo Vaccaro – non solo di implementare il numero dei defibrillatori (oltre 40) nel territorio ma anche di formare, nel tempo, un migliaio di operatori Blsd.

“Ringraziamo l’Amministrazione per la disponibilità dimostrata e la famiglia Roccaforte per questa iniziativa – precisa Giuseppe Abate, presidente del Rotary Club di Marsala che per l’occasione è stato accompagnato dal Segretario Salvatore Bottone. Da parte nostra non abbiamo mai fatto venir meno il nostro interesse su questa progettualità che riteniamo di primaria importanza per salvare vite umane colpite da arresto cardiaco. Il nostro obiettivo è quello non solo di potenziare la presenza di defibrillatori nel territorio ma anche di fare in modo che in caso di necessità l’apparecchio sia nella disponibilità dell’operatore Blsd nel volgere di 5-7 minuti, ciò il tempo utile per strappare alla morte un soggetto cui il cui il cuore si è fermato“.

redazione

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