Antonino Chirco, segretario della Cisl di Marsala ha incontrato dopo la sua lezione il sindaco di Marsala.
In seguito della vostre rivendicazioni di allora a che punto sono le questioni che avevate messo in campo in quella sede?
“Intanto in quella occasione io e i miei colleghi segretari locali della Uil e della Cgil eravamo invitati perché l’incontro era stato organizzato dalle rispettive segreterie provinciali. Naturalmente anche noi abbiamo rivolto al neo sindaco alcune rivendicazioni a nome degli iscritti e del territorio-abbiamo convenuto con Massimo Grillo di rivederci in sede “locale” per approfondire i temi”.
Vi siete incontrati?
“Non è stato possibile anche e soprattutto per l’acuirsi della pandemia che impedisce incontri tra le parti o quantomeno le sconsiglia. Io mi farò promotore di un contatto immediato con il segretari degli altri sindacati per decidere tutti assieme la strategia da portare avanti perché è certo che gli incontro li dobbiamo fare tutti insieme e non dividerci”.
La sua organizzazione sindacale che temi vorrebbe portate all’attenzione del sindaco e dell’amministrazione?
“Nell’incontro a cui facevo riferimento prima abbiamo accennato ai lavori del porto. Vorrei chiedere a che punto è la situazione. Ma più in generale capire perché i già asfittici lavori pubblici sembrano essere bloccati. La crisi dell’edilizia sia privata che pubblica crea disoccupazione così come il calo delle vendite al commercio rischia di fare perdere tantissimi posti di lavoro non appena terminerà il divieto di licenziamento previsto per il 31 marzo. da questo punto di vista la caduta del governo nazionale non aiuta certo. Per quello che mi compete la responsabilità è da addebitare a Matteo Renzi. Mi auguro che Mario Draghi ascolti le istanze provengono dai territori. Mi sembra di avere capito che il premier incaricato ha messo tra le sue priorità anche l’incontro con le forze sociali. Speriamo“.
Oltre alla crisi dell’edilizia che altri temi affronterete con il sindaco non appena sarà possibile un incontro?
“Quando si trattò di preparare il nuovo bando per la raccolta differenziata a Marsala, dicemmo all’amministrazione precedente che affidarsi ad un progetto redatto da professionisti esperti di altre realtà era sbagliato. La risposta ora è sotto gli occhi di tutti: la raccolta avviene in modo difficoltoso, spesso a macchia di leopardo. In alcune zone, penso al centro urbano, scimmiottare esperienze utili in altri comuni del nord Italia ed “importate” a Marsala, ha fallito l’obiettivo. Certo non tutto è colpa del bando sbagliato, sul banco degli imputati vanno messi i cittadini incivili e i ritardi dell’ Energetikambiente. Vediamo che l ‘amministrazione Grillo si sta muovendo. Stando ai risultati siamo ancora con tante micro discariche distribuite nella città. Aspettiamo anche di capire che risultati in tema di percentuale di raccolta differenziata si registreranno.”