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L’Ars ufficializza la nascita del Comune di Misiliscemi: le reazioni della politica locale

L’Assemblea Regionale Siciliana ha approvato il disegno di legge relativo all’istituzione del venticinquesimo comune della provincia di Trapani. Si tratta dell’ultimo passaggio ufficiale di un iter lungo, a suo tempo certificato da un referendum che ha visto la maggioranza dei cittadini interessati alla consultazione popolare pronunciarsi a favore dell’istituzione del nuovo Comune. Nel maggio del 2018, poco più del 52% degli aventi diritto si espressero favorevolmente alla nascita di Misiliscemi, che diventa ufficialmente il 391° Comune siciliano (7905° in Italia), con 8669 abitanti e un territorio di circa 93 kmq.

Il nome Misiliscemi si presenta come l’evoluzione di un termine di origine araba “Masil Escemmu”, che indica “torrente o luogo elevato ove scorre l’acqua”.

“È stato premiato il lavoro svolto nella commissione che ho l’onore di presiedere – dichiara il deputato regionale di Forza Italia Stefano Pellegrino -. La nascita del Comune di Misiliscemi non avrebbe potuto essere ancora procrastinata dopo un progetto ed un iter amministrativo durato più di 15 anni. Era evidente infatti, che attraverso lo strumento referendario, gli abitanti delle frazioni di Fontanasalsa, Guarrato, Rilievo, Locogrande, Marausa, Palma, Salinagrande e Pietretagliate avessero rappresentato di sentirsi fuori dalle dinamiche di sviluppo del Comune di Trapani. E ciò, nonostante il territorio di Misiliscemi rappresenti uno dei centri più importanti della provincia trapanese per la particolare ubicazione tra le riserve delle saline di Trapani, Paceco e dello Stagnone. Certamente – continua Pellegrino – il progetto Misiliscemi è risultato assolutamente eco-sostenibile e, pertanto, potrà puntare alla creazione di un polo turistico-ricettivo attraverso la realizzazione di un parco agricolo insistente lungo il torrente Misiliscemi, che geograficamente lega tutte le contrade. La nuova entità comunale – conclude l’onorevole Pellegrino – migliorerà la qualità della vita dei misilesi, incidendo sul livello occupazionale e reddituale dei medesimi. Auguro prosperità ai cittadini misilesi, consapevole che l’autonomia contribuirà alla crescita economica, sociale e culturale della provincia di Trapani”.

Soddisfatta anche l’altra deputata regionale marsalese, Eleonora Lo Curto, capogruppo dell’Udc all’Ars: “È stato un percorso lungo che però ha fatto giustizia dell’autodeterminazione dei cittadini di questa porzione di territorio, a ridosso dei comuni di Trapani, Marsala e Paceco, che finalmente vedono riconosciute le ragioni per le quali si sono battuti al fine di ottenere la propria autonomia da Trapani. Se questi cittadini si sono spinti a tanto è perchè da sempre si sono sentiti marginali ed estranei all’amministrazione cittadina. Basta andare in questi territori per comprendere come questi siano in totale abbandono. C’è un progetto per lo sviluppo e la sostenibilità economica di questo comune che mi ha molto convinta. Sono felice perchè con la nascita di Misiliscemi vince la democrazia contro l’arroganza del potere di chi oggi incitava il Parlamento a votare contro la volontà legittimamente espressa dai cittadini. Il parlamento regionale non poteva ascoltare l’appello dell’esponente del Pd Cracolici al potere di veto. Sarebbe stato un atto di arroganza e di prepotenza. Ringrazio tutte le forze politiche e i parlamentari che hanno compreso le ragioni di questi cittadini ed hanno espresso il voto favorevole. Un particolare ringraziamento al presidente dell’Ars Gianfranco Micciché che ha saputo ascoltare, in questi mesi, le istanze dei cittadini di Misiliscemi e che ha ben condotto i lavori odierni esprimendo chiaramente le ragioni di una scelta che rispetta la volontà popolare. Con l’istituzione del Comune di Misiliscemi, i cittadini si sentiranno più vicini a chi li rappresenta in parlamento, riconoscendo i loro diritti. È senza dubbio un passo importante nella lotta ai populismi di ogni tipo che mirano ad allontanare eletti da elettori. Si chiude così nel migliore dei modi un iter che dà prospettiva, futuro e nuove opportunità ai cittadini di Misiliscemi”.

Perplessità sulla nascita del nuovo Comune sono state nuovamente espresse dal Movimento 5 Stelle, che si è astenuto al momento della votazione. “Abbiamo sempre avuto un grande rispetto per il risultato referendario – evidenzia la deputata regionale Gianina Ciancio – ma non possiamo non sottolineare che l’istituzione del Comune di Misiliscemi resti una scelta anacronistica, in un mondo che va verso l’accorpamento ed efficientamento dei servizi, e che apre un percorso tutto in salita e pieno di grossi punti interrogativi per il nuovo ente. Nutriamo non poche perplessità sugli effetti che questa decisione potrebbe portare, in primis, per il comune di Trapani, a causa delle inevitabili refluenze sui tributi e sui servizi, e della perdita di territori importanti, come quello su cui insiste l’aeroporto. Comunque, vale la regola che chi non va a votare ha sempre torto, e Trapani, purtroppo, paga duramente il fatto che la stragrande maggioranza dei cittadini non sia andata a votare in occasione del referendum. Vedremo ora se il governo sarà capace di portare a compimento questo percorso o se la legge rimarrà sulla carta”.

Soddisfatti, invece, gli ex pentastellati, confluiti nel gruppo Attiva Sicilia “Arriva a compimento – afferma il deputato regionale Sergio Tancredi – un iter lunghissimo che ha avuto diversi passaggi e per diversi anni ha impegnato il comitato promotore del referendum. Speriamo che questa nascita possa determinare un notevole miglioramento della porzione territoriale da più anni, di fatto, abbandonata a se stessa. Auspichiamo che l’assessore al ramo adesso avvii immediatamente tutte le procedure per definire l’iter istitutivo di questo nuovo comune della provincia di Trapani. Dispiace che ci sia stato il tentativo finale attraverso il voto segreto di affossare un iter pluriennale che dà seguito a una chiara volontà popolare. Colpisce che tra i richiedenti del voto segreto ci siano tre esponenti del M5s che hanno fatto da stampella ai cinque richiedenti del Pd”.

Ribadisce la propria contrarietà il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, Maurizio Miceli, presidente del Comitato per il No: “Prendiamo atto con amarezza del risultato del voto dell’Assemblea regionale che ha conclamato la nascita del comune di Misiliscemi, determinando la secessione di Trapani. Non possiamo che rispettare il voto assembleare e riconoscere il merito ai nostri avversari di aver creduto e perseguito fino in fondo il loro obiettivo. Rimane l’amarezza di chi è convinto che unire e non dividere oggi, in materia di enti locali, specie in Sicilia, sia la vera necessità che tutti dovremmo abbracciare e realizzare. Ringrazio in egual modo tutti coloro che, al contrario, si sono spesi per il NO, le forze politiche, i nostri simpatizzanti, gli abitanti delle zone del nuovo comune di segno opposto al movimento di Tallarita. Quando si cade bisogna avere sempre la capacità di rialzarsi e noi siamo convinti che Trapani si rialzerà anche questa volta, nonostante tutto”.

redazione

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