Ha destato non poco sconcerto nella comunità locale il video del direttore del Santuario di Birgi, don Bruno de Cristofaro, che traccia un discutibile parallelismo tra gli esperimenti nazisti di Josef Mengele e il diritto all’interruzione di gravidanza, sancito dalla legge 194 del 1978.
Sulla vicenda, interviene il circolo “Enrico Berlinguer” di Rifondazione Comunista: “Riteniamo assurdo il paragone tra il diritto delle donne alla propria legittima autodeterminazione e gli orrori dell’Olocausto commessi dai regimi nazifascisti. Riteniamo che la condanna delle donne che hanno deciso di abortire, avvalendosi peraltro di un diritto conquistato con anni di dure lotte, il diritto di scegliere di interrompere in sicurezza una gravidanza non voluta, sia a oggi ingiusta nei confronti di quelle donne che non desiderano una gravidanza, che quotidianamente subiscono violenza, o di quelle donne che hanno perduto la vita a causa dell’assenza di questo diritto. Ricordiamoci di tutte le donne morte di emorragia per avere ingerito una quantità eccessiva delle erbe utilizzate per l’aborto. Ricordiamoci di tutte le donne morte sui tavoli delle cucine di altre donne per le emorragie causate da ferri da maglia utilizzati per l’operazione, in maniera del tutto arbitraria, senza anestesia, senza antibiotici. Ricordiamoci di tutte le donne morte di setticemia per le condizioni igienico sanitarie delle sale operatorie clandestine. Recentemente, in Argentina, la conquista di questo diritto è stata accolta tra la gioia di migliaia di donne che non si sono piegate al patriarcato. Né in Argentina, né a Marsala, in questo 2021, tali tesi passeranno”.