L’Arma dei Carabinieri, anche quest’anno in cui ricorre il 45° anniversario in ricordo dell’Appuntato Salvatore Falcetta e del Carabiniere Carmine Apuzzo, barbaramente uccisi in quella che viene ricordata come la Strage di Alcamo Marina, ha onorato la memoria dei suoi caduti rimasti vittime di un proditorio agguato sferrato da feroci malviventi.
In quella notte del gennaio del 1976 il diciannovenne Carmine Apuzzo, originario di Castellammare di Stabia (Napoli), entrato nelle fila dell’Arma da appena un anno e l’Appuntato Salvatore Falcetta, trentacinquenne di Castelvetrano, furono sorpresi nel sonno da malviventi che si introdussero nello stabile della casermetta “Alkamar” dopo aver forzato la porta mediante l’utilizzo di una fiamma ossidrica.
La tragica scoperta avvenne l’indomani mattina, all’alba, allorquando gli uomini della scorta dell’allora segretario del MSI Giorgio Almirante, nel transitare lungo la strada statale che costeggia la località turistica, notarono la porta della caserma completamente divelta e una volta introdottisi all’interno dei locali rinvennero i corpi dei due Carabinieri senza vita.
” Per esigenze legate all’emergenza sanitaria in corso – afferma una nota del comando provinciale dell’arma – la cerimonia in onore non è stata celebrata, tuttavia l’Arma non dimentica il sacrificio dei suoi uomini che, con spirito di dedizione, hanno pagato con la vita l’alto senso del dovere e l’attaccamento all’istituzione. È stata infatti diramata, dal Comando Provinciale di Trapani a tutte le articolazioni dell’Arma nella Provincia, una nota con la quale viene ricordato l’evento additando a tutti i Carabinieri il sacrificio dei nostri caduti.
L’anno prossimo, quando si spera che l’emergenza sarà ormai alle nostre spalle, torneremo a ricordare, come fatto negli anni passati, il sacrificio dei nostri commilitoni riunendoci in preghiera nei luoghi della strage”.