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Contagi in aumento in Sicilia, l’Azione Cattolica: “Momento difficile, serve responsabilità”

L’Azione Cattolica della Diocesi di Mazara del Vallo condivide il pensiero della Delegazione Siciliana e dai Presidenti Diocesani a proposito del momento che sta vivendo la Sicilia, con oltre 47 mila positivi e un numero di contagi che, a differenza di altre regioni, cresce di giorno in giorno. “È un momento difficile”, si legge nella nota, in cui si riflette sulle difficoltà delle varie comunità, duramente provate dalla perdita degli affetti più preziosi.

“Come rappresentanti dell’Azione Cattolica Italiana in Sicilia, sentiamo il bisogno di continuare a sostenere ed incoraggiare la popolazione siciliana che, da domenica scorsa, deve fare i conti anche con i provvedimenti restrittivi della zona rossa, purtroppo necessari, per contenere l’emergenza sanitaria. Non possiamo mollare e abbassare la guardia proprio adesso”. Citando il presidente Sergio Mattarella, si invita a senso di responsabilità e fiducia, ma anche a “un rinnovato impegno, a coniugare il “noi”, a pensare ed amare al plurale, a sentirsi singolarmente e comunitariamente convocati a farci custodi di ciascuno”. “In coscienza” come ci ha ricordato anche Papa Francesco nella recente intervista rilasciata a Mediaset, non possiamo essere ‘causa’ di assembramenti. È nostra responsabilità etica e civile evitare le interazioni non necessarie e rispettare le regole per evitare ulteriori contagi. È nostra responsabilità etica e civile fare il vaccino, quando sarà il nostro turno, per proteggerci e proteggere le persone a noi care. Oggi più che mai i comportamenti individuali fanno la differenza. Il bene di tutti è nelle mani di ciascuno di noi. Restiamo uniti e solidali a quanti, a causa della pandemia, stanno soffrendo fisicamente, spiritualmente ed economicamente. Rinnoviamo la nostra gratitudine e il nostro supporto a chi, con il proprio lavoro, si adopera per alleviare le sofferenze e le difficoltà che questa tragica situazione ci impone. Nessuno venga lasciato solo e indietro, ciascuno di noi è affidato all’altro: sentiamoci responsabili del bene di tutti”.

redazione

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