L’Amministrazione comunale di Paceco
ha deciso di chiedere uno screening a mezzo tampone all’interno
dell’Istituto comprensivo Giovanni XXIII, per tutti gli alunni
della scuola primaria e secondaria di primo grado (dietro
autorizzazione dei genitori), con il duplice obiettivo di
intensificare il controllo sulla diffusione della pandemia nel
territorio e di accertare la possibile presenza di casi positivi tra
gli studenti.
L’iniziativa è legata all’odierna riapertura
della scuola fino alla prima media, che l’Amministrazione comunale
di Paceco avrebbe voluto evitare.
«Non entro nel merito
dell’ordinanza del presidente Musumeci – precisa l’assessore
Francesco Valenti, designato alla Pubblica istruzione – perché se
hanno così deciso, sicuramente c’è stato un confronto con il
comitato tecnico scientifico sulla situazione attuale in Sicilia.
L’Amministrazione si è confrontata con gli organi competenti e,
visto il numero dei positivi attuali, sommato ai casi riscontrati
ieri durante la giornata di screening, al momento non ci sono le
condizioni per una chiusura della scuola; diversamente il sindaco non
può emettere un’ordinanza di chiusura delle scuole se l’Asp non
autorizza, per non incorrere in sanzioni, come riporta l’ordinanza
del Presidente Musumeci all’articolo 11 punto 2 (la mancata
osservanza degli obblighi di cui alla presente ordinanza comporta le
conseguenze sanzionatorie previste dalla legge). Sicuramente –
continua Valenti – tutte le amministrazioni che emettono ordinanza
di chiusura delle scuole, hanno un numero di contagi elevato ed
autorizzazione da parte dell’ASP competente».
«Visto che non
tutti gli alunni, nella giornata di ieri, si sono sottoposti a
tampone, – conclude l’assessore Valenti – per un maggiore
controllo sulla situazione attuale e della sua evoluzione,
l’amministrazione in accordo con l’ASP, oggi inoltrerà richiesta
per effettuare uno screening a mezzo tampone (a seguito di
autorizzazione dei genitori) a tutti gli alunni della scuola primaria
e secondaria del nostro istituto comprensivo».