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Covid e Cultura. Le ‘Meraviglie di Marsala’ sono gli artisti sul palco (anche in streaming)

Continua ad essere un periodo drammatico per il settore culturale, il settore più colpito dall’emergenza Coronavirus che è intervenuta a sconvolgere, quasi un anno fa, la nostra quotidianità. Pochissima musica live in estate con pubblico ridotto all’osso, cinema chiusi, concerti e festival cancellati, spettacoli teatrali annullati, la cultura in Italia vive un periodo di stallo. Non si è fatto nulla – o comunque si è fatto pochissimo – per ristorare gli artisti e il comparto tecnico, fermi da mesi e mesi.

Il Coordinamento Stage!, nato all’interno del MEI – Meeting Etichette Indipendenti, formato dai rappresentati delle associazioni che operano nel settore, soprattutto in quello musicale, ha tracciato – come esempio – il bilancio in rosso dello scorso Capodanno: 10mila serate annullate (anzi mai messe in previsione) a fronte di 10 milioni di euro diretti persi da circa 50 mila addetti. Una grossa perdita che mette a rischio molte realtà imprenditoriali; sono a rischio chiusura circa il 50% delle piccole imprese indipendenti della musica, della cultura e dello spettacolo dal vivo, mentre l’altro 50% rischia di essere assorbito dalle major. Qualcuno ha saputo reinventarsi, ma reinventarsi nel nostro Paese è molto difficile. Da qui l’urgenza delle maestranze – attraverso tavoli permanenti dello spettacolo – di chiedere interventi immediati, come ad esempio l’inclusione nel Decreto Ristori di tutti i Codici Ateco, di ampliare il periodo di sostegno almeno fino a fine marzo 2021, la pubblicazione di bandi per piccole realtà live e discografiche indipendenti, l’attivazione di un Tavolo Rai e di tutte quelle agevolazioni, come i Bonus Cultura, a platee più ampie.

Gino De Vita

Tutto questo naturalmente è quello che accade in Italia, da nord a sud. Tra i tanti mali venuti questa volta per nuocere, di positivo potrebbe esserci che, in un momento di “fermo”, i teatri che hanno ricevuto i contributi statali e regionali si stanno mettendo in pari coi conti per poter tirare un piccolo respiro di sollievo. In Sicilia, dei circa 4 milioni e 870 mila euro per sopperire alle spese di gestione dei teatri, sia pubblici che privati, una delle cifre più alte, ovvero 97.168,50 euro, va al Teatro Impero di Marsala (in Provincia sono stati ammessi a finanziamento anche il Selinus di Castelvetrano e il Rivoli di Mazara). Fondi che, si spera, vengano usati in maniera oculata, ad esempio per tenere in vita la struttura e tutta l’impiantistica.

Ma veniamo a noi. Cosa succede a Marsala sul fronte? La neo Amministrazione comunale è subentrata ad ottobre trovandosi a gestire la pesantissima situazione Covid che, nella seconda ondata, ha seriamente piegato il territorio così come la Sicilia tutta. Naturalmente in primis c’è il rispetto delle normative anti-Covid per evitare ulteriori contagi, per cercare di arrestarne la curva e tutelare la salute pubblica; ma di pari passo c’è una crisi economica che mette in serio pericolo tante attività imprenditoriali e tanti posti di lavoro.

Ma torniamo a parlare degli artisti. Il Comune di Marsala, tra le primissime attività messe a punto, ha elargito dei contributi a diverse associazioni del territorio per delle iniziative a vario titolo, così come si legge nella determina sul sito istituzionale. Tra queste c’è anche Marsala Professione Musica che, nata nel 2020 e presieduta dal musicista Gino De Vita, abbraccia oltre 50 artisti con l’obiettivo di chiedere una migliore regolamentazione del settore da un punto di vista previdenziale e una presentazione più compatta dei progetti sia al pubblico che al privato. Marsala Professione Musica nello specifico, ha ricevuto un contributo di 14mila euro per una serie di attività da realizzare, sotto il nome di “Le Meraviglie di Marsala”, ideato da De Vita con Filippo Peralta (organizzatore di eventi e patron del Premio 91025) con la regia di Luana Rondinelli. Il progetto prevede la produzione di un dvd da diffondere sui canali social e istituzionali del Comune di Marsala per la promozione turistica del territorio, la realizzazione di oltre 8 racconti multimediali dedicati ai beni culturali della Città curati da attori marsalesi con un inserto curato da musicisti. Professionisti che così potranno essere pagati per la loro prestazione. Insomma, come dice il chitarrista, “… il territorio raccontato dalle voci del territorio”. Nei giorni scorsi una sorta di video-promo è stato diffuso sui Social. Buona produzione, buona musica, che fanno da sfondo a una carrellata di momenti vissuti dagli studenti delle scuole marsalesi nel periodo natalizio: momenti di aggregazione, di musica, recite, in un periodo molto complesso per loro da un punto di vista sociale. Come lo stesso De Vita ha detto, ciò “… è un segnale di attenzione ai professionisti di un comparto dimenticato dai Governi e una boccata d’ossigeno per gli artisti dopo mesi difficili. 14mila euro a pensarci bene è una modica cifra e ricordiamoci che è il pubblico che deve finanziare le iniziative artistico-culturali”. Potremmo definirlo quello dell’Amministrazione comunale, un sostegno, un “ristoro” per gli artisti della Città. Naturalmente è una mano tesa… ma lo sforzo non è sufficiente. L’artista è colui che deve dare libero sfogo al suo estro, che deve avere libertà di espressione.

Gli artisti devono tornare sul palco. Cosa si può fare in pandemia? Con i teatri, i cinema e gli auditorium chiusi da mesi? Lo streaming è la risposta. I live in streaming sono molto usati in diverse realtà del centro-nord Italia. I teatri aprono le porte agli artisti che si esibiscono sul palco, senza pubblico, con la professionalità di tecnici del suono che garantiscono lo streaming e la regia con una strumentazione ad hoc. Una campagna di comunicazione punta alla diffusione dei ticket che gli spettatori potranno acquistare online. Successivamente riceveranno un link tramite e-mail dove poter guardare lo spettacolo. Sono diverse le modalità per assistere ad un live tramite pc, tablet o cellulare, nei social o su specifici siti. Indubbiamente si perde la bellezza di un concerto dal vivo, o la magia che solo il teatro può regalare, ma è un modo per ovviare alle tante mancanze del Governo. E ne vale la pena, nonostante tutto.

Anche a Marsala tutto questo è possibile. Non si può attendere la fine dell’emergenza sanitaria ancora incerta, ma non si possono nemmeno sempre e solo chiamare gli artisti per specifici lavori “a progetto” o a “commissione”. Bisogna andare oltre la mentalità di chiamare un artista per “fargli fare qualcosa“. Per questo, ci sono gli artigiani che fanno un ottimo lavoro. Ci vuole competenza, bisogna affidarsi a professionisti, dotarsi di una adeguata progettualità nel settore cittadino, con uno sguardo a medio-lungo termine. E’ già tardi per iniziare.

[ Claudia Marchetti ]

redazione

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Tags: Covid e Cultura