Ristori immediati per le regioni “arancioni” per far fronte al Covid. La richiesta arriva dai governatori di Sicilia, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Calabria, che hanno scritto al Governo Conte. “Abbiamo chiesto – spiega Nello Musumeci – doverose e puntuali rassicurazioni circa un’immediata messa in campo di ristori e della loro quantificazione, come previsto per le zone rosse, onde evitare ulteriori penalizzazioni alle categorie operanti nelle attività produttive, commerciali, ricettive, turistiche, gastronomiche, sportive e ricreative, affinché venga scongiurato il rischio, assai concreto, che interi comparti vengano definitivamente cancellati dalla geografia delle nostre Regioni”.
Il presidente siciliano ha espresso soddisfazione per l’esito di un sondaggio dell’istituto Demopolis, secondo cui i cittadini dell’isola si sono mostrati d’accordo con la decisione di adottare maggiori misure di contenimento del contagio. Un terzo dei siciliani, addirittura, vorrebbe misure più stringenti. “Certo – puntualizza Musumeci – se non ci fosse stata durante le festività la indisciplina di una ristretta minoranza, che impone a tutti gli altri enormi costi sociali ed economici, non avremmo avuto necessità di chiedere a Roma di diventare “zona arancione”. Auspico che i prefetti ed i sindaci diano disposizioni più rigorose alle Forze dell’ordine ed alla polizia municipale affinché la vigilanza, soprattutto nei luoghi della movida, sia diffusa e più efficace”.