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Stop al ritorno a scuola a Marsala. Grillo: “Prima lo screening, preoccupa aumento contagi”

Niente scuola in presenza venerdì 8 gennaio a Marsala. Come preannunciato, il sindaco Massimo Grillo ha deciso di decretare lo stop al ritorno in aula per il personale e gli alunni delle scuole materne, primarie e medie.

“Considerato il preoccupante ed esponenziale aumento dei contagi a Marsala – afferma il primo cittadino marsalese – ho deciso di sospendere le attività didattiche in presenza per tutte le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado per il giorno 8 di gennaio 2021 al fine di permettere un preventivo screening di tutta la popolazione scolastica marsalese. In attesa di un’apposita determinazione da parte del Governo Regionale, sentiti il commissario straordinario dell’Asp di Trapani ed il responsabile regionale dell’Usca, avuto il conforto dei dirigenti degli istituti scolastici della nostra città che ho ascoltato oggi in videoconferenza, ritengo questa la decisione più appropriata. Auspico che si possa riprendere l’attività scolastica in presenza e con maggiore serenità dopo il richiesto screening di tutta la popolazione scolastica. Sono consapevole che mantenere chiuse le scuole è una decisione forte ma la credo l’unica in grado di garantire una più efficace prevenzione dei contagi. Una decisione che ci permetterà sicuramente di affrontare la ripresa delle attività scolastiche con maggiore serenità da parte dei docenti, dei dirigenti, di tutto il personale scolastico, degli studenti e delle loro famiglie”.

Per quanto riguarda le superiori, si seguono invece le direttive nazionali che hanno previsto l’eventuale ritorno in presenza da lunedì 11 gennaio. Ma anche qui, si attendono novità dalla Regione: nei giorni scorsi infatti, l’assessore Roberto Lagalla aveva annunciato che gli istituti superiori sarebbero tornati in aula dopo lo stop di novembre (e il passaggio alla Dad), con l’obbligo di assicurare lezioni in presenza per il 50% della popolazione scolastica. Di fatto, è stato chiesto ai dirigenti, in mancanza di un adeguato piano dei trasporti pubblici locali, di adeguare le attività scolastiche in modo che metà degli studenti, a turno, restassero in collegamento da casa e gli altri in presenza. Una soluzione alquanto cervellotica, che ha provocato non poche perplessità tra i dirigenti e i docenti. Tuttavia, il piano di Lagalla si scontra adesso con l’aumento dei contagi in Sicilia e una situazione generale che appare sensibilmente diversa rispetto alla settimana scorsa. Non sarebbe dunque da escludere, un’ulteriore proroga della Dad alle superiori fino al 31 gennaio, come già decretato in altre regioni italiane.

redazione

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