“Un altro importante colpo contro la mafia, le estorsioni, la rete di corruzione e condizionamenti e gli intrecci politico-mafiosi che ancora soffocano e opprimono le nostre città. Un plauso alla Dda e alla Polizia di Palermo e Trapani”. Cosi Leonardo La Piana segretario generale Cisl Palermo Trapani commenta l’operazione antimafia che ha portato oggi alla esecuzione di 13 provvedimenti di fermo e venti indagati nell’ambito del blitz nel trapanese nei confronti di una serie di presunti esponenti mafiosi, molti dei quali vicini al boss Matteo Messina Denaro.
“Chiaramente la giustizia deve fare il suo corso, ma se le accuse venissero confermate, ci ritroveremmo ancora una volta davanti a un sistema di relazioni con la mafia che condiziona non solo l’economia del territorio trapanese ma anche la vita politica, i risultati elettorali nei piccoli comuni e la gestione delle aziende pubbliche. Un fatto grave che viene alla luce grazie al grande lavoro degli inquirenti, soltanto liberandoci di questi sistemi potremo far rinascere i nostri territori”, conclude La Piana.
“Necessitano interventi energici a sostegno delle forze sane che lavorano e produco nell’interesse della comunità tutta se non si vuole che si accentuino le fragilità del nostro territorio, che va preservato da ogni forma di criminalità”. Così il segretario generale della Uil Trapani Eugenio Tumbarello commenta l’operazione antimafia odierna denominata “Ruina”che ha portato all’esecuzione di provvedimenti nei confronti di presunti esponenti legati alla criminalità organizzata.
“Il mio plauso – aggiunge infine – va ovviamente alle forze dell’ordine che lavorano costantemente per il bene di questo Territorio”.
Il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida, appresa la notizia della corrente attività della DDIA di Palermo, che ha portato all’arresto anche del dottor Barone già Direttore e Presidente del CdA di ATM, ferma restando la presunzione d’innocenza, ha già disposto tanto in capo agli uffici comunali competenti, quanto all’indirizzo del nuovo Consiglio di Amministrazione dell’Azienda Trasporti e Mobilità, i necessari e tempestivi approfondimenti e contestuale aggiornamento per le eventuali ed opportune azioni da intraprendersi.
“La mafia e tutte le forme di criminalità vanno combattute e condannate. Conosciamo le dinamiche della informazione e la sintesi necessaria che a volte i giornalisti, chiamati a fare i titoli, devono trovare per richiamare l’attenzione sulle notizie, ma Trapani non è capitale di mafia e le generalizzazioni sono sempre brutte”. Lo dice l’assessore regionale del turismo, dello sport e dello spettacolo Manlio Messina, con riferimento ad alcuni titoli che “… nel riportare il blitz della Polizia nel Trapanese – aggiunge Messina – contro la cosca e i fiancheggiatori del superlatitante Matteo Messina Denaro hanno offerto magari anche involontariamente un’immagine negativa a un territorio che è tra i più belli della Sicilia, in cui la maggior parte dei cittadini non può essere catalogata come mafiosa. Voglio ricordare – prosegue Messina – Trapani e il suo territorio sono famosi per le Saline, per la Riserva naturale dello Zingaro e i faraglioni di Scopello, per il borgo di Erice, lo Stagnone di Marsala, per il litorale con il suo mare meraviglioso che da Alcamo porta fino a Mazara del Vallo, passando per la spiaggia di San Vito Lo Capo. Ma è famosa anche per i suoi vigneti e gli uliveti e per tanto altro ancora. Da assessore regionale al Turismo della Regione Siciliana – sottolinea Messina – mi corre il dovere di ricordare che Trapani e il suo territorio sono tra i più belli della Sicilia, che il mondo ci invidia, e che i trapanesi sono cittadini accoglienti e cordiali, la stragrande maggioranza dei quali non associabile ai mafiosi. Infine, mi preme ringraziare forze dell’ordine e magistratura per l’opera di ‘bonifica’ e di lotta alla mafia che da anni stanno portando avanti a tutela dei cittadini e del territorio trapanesi”, conclude l’assessore.