I Carabinieri della Stazione di Castellammare del Golfo hanno tratto in arresto in flagranza un 43enne nato in Romania ma da anni residente a Castellammare, con l’accusa di maltrattamenti in famiglia nei confronti della compagna convivente.
In particolare, la donna nel pomeriggio del 3 dicembre si era presentata in caserma denunciando ripetuti episodi di violenza tra le mura domestiche da parte del compagno che andavano avanti dal 2013. Nell’ultimo periodo, complice il lockdown e le restrizioni connesse all’emergenza Covid-19 che hanno comportato un prolungamento dei periodi di permanenza in casa, le gravi minacce verbali e le aggressioni fisiche erano fortemente aumentate, tanto da destare nella donna un forte stato d’ansia per la propria incolumità. Per evitare ulteriori conseguenze, dunque, i Carabinieri hanno accompagnato la donna e la figlia tredicenne presso l’abitazione della madre, attivando la procedura introdotta dal c.d. “codice rosso”.
La stessa sera però, è pervenuta alla Centrale Operativa dei Carabinieri di Alcamo la segnalazione di un uomo in evidente stato di ubriachezza che stava inveendo in strada. I militari dell’Arma, immediatamente intervenuti, hanno accertato che si trattava del rumeno il quale, armato di coltello ed in preda all’ira, era sotto l’abitazione della madre della compagna, minacciando quest’ultima con insistenza. I militari hanno subito bloccato e disarmato l’uomo, scongiurando eventuali e più gravi conseguenze.
Data la gravità dei fatti ed il concreto rischio di ripetersi nel tempo delle violenze, concluse le formalità di rito, l’uomo è stato dichiarato in arresto e tradotto presso la casa circondariale “Pietro Cerulli” di Trapani, ove a seguito dell’udienza di convalida dell’Autorità Giudiziaria, rimarrà ristretto.