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L’aereo della Lazio staziona a Birgi, un velivolo del ’91 tra marketing e un milione di euro

Non poche polemiche si sono scatenate per l’aereo della Lazio, squadra di calcio del presidente Claudio Lotito. Mentre i giocatori della squadra capitolina chiedono il pagamento degli stipendi, la società si dota di un Boeing 737/300 Classic, con tanto di stemma della Lazio e la nota aquila stilizzata, un mezzo fornito dalla Tayaranjet, compagnia aerea bulgara.

La cosa che ha destato più incredulità, è che l’aereo, quando non serve per le trasferte, stazionerà all’aeroporto “Vincenzo Florio” di Birgi, dove è arrivato sabato 14 novembre intorno alle ore 22, dopo essere stato presentato alla squadra, all’aeroporto di Roma-Ciampino.

Il velivolo però non è a uso esclusivo del club, ma svolgerà diverse tratte da e per Birgi, ovvero quelle di Ancona, Perugia e Trieste, che erano inserite nella continuità territoriale. Per Airgest sicuramente un’occasione di visibilità, così come sottolineato dal Presidente Salvatore Ombra.

Il primo volo della squadra di calcio Lazio è in programma per venerdì 20 novembre, alla vigilia della gara con il Crotone, quando dovrà dirigersi in Calabria per disputare l’ottava giornata del Campionato di Serie A.

Ma veniamo ai costi. Per logo, aquila e colori sul Boeing 737-300, il patron Claudio Lotito ha dovuto sborsare 150 mila euro, e altri 150 mila dovrà pagarli per riportare il velivolo alla situazione iniziale, una volta che l’accordo sarà terminato. Nel mezzo altri 700 mila euro, per 12 mesi, dovrà stanziarli per consentire le trasferte di Campionato o Champions League.

Tanti, forse troppi soldi per un velivolo immatricolato LZ-TYR decollato per la prima volta nel novembre 1991, cioè 29 anni fa, con il marchio Lufthansa.

redazione

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