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Zona arancione e spostamenti tra Comuni limitrofi, il chiarimento della prefettura di Trapani

Com’è noto, il DPCM sottoscritto lo scorso 3 novembre dal presidente Conte, al fine di limitare la diffusione dell’epidemia da Covid-19, ha previsto stringenti limitazioni agli spostamenti, modulando gli interventi in relazione alle differenti criticità rilevate a livello regionale, attraverso l’individuazione di tre diverse tipologie di aree territoriali (gialle, arancioni e rosse) corrispondenti ad altrettanti scenari di rischio.

Tra non poche polemiche, la Sicilia è stata individuata come “zona arancione”. Di conseguenza, all’interno del territorio regionale “è vietato ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune”.

Su tale aspetto, la Prefettura di Trapani è stata oggetto di diverse richieste di chiarimento che adesso hanno portato a una presa di posizione ufficiale da parte del prefetto Tommaso Ricciardi

“Come emerge chiaramente dal dato letterale della norma – si legge nella nota inviata alla stampa – sono consentiti non solo gli spostamenti per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute e per situazioni di necessità, ma anche gli spostamenti necessari per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili nel comune di residenza, domicilio o abitazione. In forza di tale previsione, dunque, deve ritenersi ammesso lo spostamento per recarsi, presso uffici pubblici, esercizi commerciali o comunque per fruire di altri servizi non sospesi (compresi i luoghi di culto), quando essi non siano presenti nel proprio territorio comunale, ma in quello limitrofo. Fermo restando che gli spostamenti ammessi dalla sopra richiamata disposizione dovranno essere sempre giustificati ricorrendo all’uso del modulo di autocertificazione. Premesso quanto sopra, e precisato che non rientra tra le prerogative del Prefetto la possibilità di derogare alle disposizioni previste dalla legislazione emergenziale per il contenimento dell’epidemia, si può ritenere che la disposizione in argomento risponda anche alle esigenze di spostamento dei cittadini dei limitrofi Comuni di Trapani e di Erice”. Un aspetto, quest’ultimo, che a rigor di logica dovrebbe essere considerato applicabile anche per altri Comuni che si trovano in condizioni di continuità territoriale (come Marsala e Petrosino).

“Tuttavia – conclude la nota della prefettura – tenuto conto della specifica conformazione territoriale e della sostanziale integrazione dell’area urbana dei due Comuni, in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica si è convenuto che i controlli siano attuati secondo criteri di prudente ed equilibrato apprezzamento, anche alla luce delle generali regole precauzionali che suggeriscono, non solo di limitare all’indispensabile gli spostamenti, ma anche di effettuarli, di massima, raggiungendo il luogo più vicino dove, comunque, sia possibile soddisfare le proprie esigenze”.

redazione

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