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Paolo Ruggieri: “Il mio impegno in giunta in direzione delle Grandi Opere”

Paolo Ruggieri è vice sindaco di Marsala da alcune settimane. Vanta un’esperienza pregressa in politica dove ha ricoperto importanti incarichi alla provincia regionale di Trapani. E’ dirigente del Movimento Diventerà Bellissima.

Avvocato, avete presentato alle scorse amministrative la lista di Progettiamo Marsala per il rinnovo del Consiglio comunale…

“Intanto esprimo la massima soddisfazione per il risultato raggiunto che ci ha consentito di eleggere tre consiglieri comunali. Progettiamo Marsala ha come riferimento il Movimento di Nello Musumeci Diventerà Bellissima, ma in piena autonomia. Infatti abbiamo dato seguito a quanto è accaduto 5 anni fa quando allora pur perdendo la corsa per il sindaco, abbiamo comunque eletto un consigliere comunale. Il risultato raggiunto va oltre ogni più rosea nostra aspettativa. Occorre dire che per mesi si è lavorato per allestire una lista di giovani e donne e mi preme sottolineare che sono tutti impegnati e non cercano nella politica la loro professione futura. Sono risultati eletti due giovani e una donna che svolgeranno con passione ed impegno il loro compito a Sala delle Lapidi dove, come abbiamo convenuto, si alterneranno nel ruolo di capogruppo”.

A proposito di Consiglio comunale nella prima seduta avete votato per Enzo Sturiano presidente.

“Certamente come da accordi raggiunti da tempo. In questo momento così particolare una guida autorevole e certa come quella di chi ha ricoperto per anni il ruolo, serviva all’Aula. Mercoledì 4 novembre prossimo il Consiglio eleggerà il suo vice, l’ufficio di presidenza e probabilmente anche i componenti delle commissioni consiliari”.

Lei ha delle deleghe, come del resto i suoi colleghi di giunta, che lo stesso sindaco ha definito provvisorie. Di cosa si occuperà nello specifico?

“Appena Massimo Grillo nominerà gli altri assessori avremo la divisione più completa. Io vorrei occuparmi e di fatto già mi sono attivato, di finanziamenti per le grandi opere pubbliche come il sistema di approvvigionamento idrico e il Porto della città. Ma è opportuno che l’amministrazione lavori in sintonia tra tutti i suoi componenti. Ma aggiungo anche che il sindaco è orientato ad ascoltare, vedremo con quali sistemi farlo, le istanze che proverranno dalla città”.

E’ il metodo del dialogo a cui il sindaco ha fatto riferimento nel giorno del suo giuramento davanti ai neo consiglieri.

“E che io condivido in pieno. Dobbiamo parlare e consultare tutti. Poi come è giusto che sia, saremo noi a decidere facendo la sintesi”.

A proposito di dialogo, certo che il risultato che ha portato in Consiglio soltanto tre consiglieri dell’opposizione in un certo senso vi renda la vita un po’ meno complicata.

“Non sono d’accordo con questa legge elettorale che penalizza troppo il legittimo diritto di rappresentanza che appartiene anche a chi perde, non a caso si usa dire che qualcuno ha una “maggioranza bulgara” quando si vuole usare un termine dispregiativo. Comunque la qualità del dialogo può anche non dipendere dalla quantità degli interlocutori”.

Ninny Bornice

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