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Inchiesta “Sorella Sanità”: a giudizio Fabio Damiani, l’ex manager dell’Asp di Trapani

Rinvio a giudizio per i 10 soggetti coinvolti nell’inchiesta “Sorella Sanità”. Si tratta di Fabio Damiani, Antonio Candela, Salvatore Manganaro, Giuseppe Taibbi, Francesco Zanzi, Roberto Satta, Angelo Montisanti, Crescenzo De Stasio, Ivan Turola, Salvatore Turola.

Il gup di Palermo Antonella Consiglio ha accolto la richiesta di giudizio immediato formulata dai sostituti procuratori Giacomo Brandini, Giovanni Antoci e dal procuratore aggiunto Sergio Demontis. Di fatto, l’evidenza delle prove consente di andare direttamente a giudizio, saltando l’udienza preliminare per procedere al dibattimento.

La prima udienza del processo è stata fissata per il 1° febbraio a Palermo.

I dieci soggetti rinviati a giudizio furono raggiunti da ordinanze di misure cautelari (due in carcere, otto ai domiciliari) lo scorso 22 maggio. Particolare scalpore destò l’arresto di Damiani, direttore generale dell’Asp di Trapani e di Antonio Candela, coordinatore per la Regione Siciliana dell’emergenza Covid-19.

L’inchiesta della Finanza riguarda un sistema di mazzette attorno a quattro appalti della sanità siciliana. Gare, per un valore di 600 milioni di euro, che sono state aggiudicate dal 2016 in poi dalla “Centrale unica di committenza della Regione” e dall’Asp 6, per la fornitura e la manutenzione di apparecchiature elettromedicali e per servizi di pulizia.

redazione

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