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W le donne

Stare alla larga dal Covid riesce meglio alle donne. E’ quanto si apprende da uno studio fatto dall’Università della Bocconi di Milano. Dall’indagine risulta che sono più spaventate, attente alle regole e disposte ad accettare sacrifici in nome della salute e guarda caso in Italia più che in altri paesi. Come si è svolta l’indagine che ha dato questo risultato? Da Milano hanno chiesto online ai volontari quanto percepissero il coronavirus come un problema serio, se fossero d’accordo con le misure restrittive, rispettassero le misure di distanziamento e igiene e cosa pensassero di interventi controversi come il tampone obbligatorio o l’imposizione del tracciamento tramite app. Su ciascuno di questi temi, e in tutti i paesi, le donne avevano punteggi più alti rispetto agli uomini.

Nel complesso degli otto paesi studiati (le altre nazioni non interessavano, che facessero da sole…), le donne ritenevano a marzo il Covid un problema grave nel 59% dei casi contro il 48,7% degli uomini. Ad aprile il dato scende per entrambi i sessi, ma mantenendo una forbice: 39,6% contro 33%. Anche per restrizioni alla mobilità e misure di protezione e distanziamento, le donne sono più favorevoli degli uomini: 54,1% contro 47,7% a marzo e 42,6% contro 37,4% ad aprile. Si dicono attente al rispetto delle regole sull’igiene respiratoria, il saluto senza stretta di mano e il divieto di abbracci nell’88,1% dei casi contro l’83,2% degli uomini a marzo. Ad aprile il dato scende per entrambi i sessi a 77,6% contro 71,8%. Così se vi siete chiesti alla Bocconi di Milano in quei giorni di terrore e carri militari pieni di cadaveri cosa facessero, eccovi accontentati. Ma sono scienziati e quindi i dati li hanno proiettati anche in altri Paesi e si è saputo che dopo l’Italia, per rispetto delle regole, a marzo si classificavano Austria, Francia, Germania, Gran Bretagna e, molto più indietro, Stati Uniti (caro Trump…). “Può sembrare strano. Il nostro paese viene percepito come indisciplinato, ma se ricordiamo quando venne introdotto il divieto di fumo, il paese si adeguò senza grandi problemi”, hanno spiegato dal prestigioso Ateneo fatto di docenti scrupolosamente non fumatori. Tutto finito? Neanche per sogno, ed ecco la cattiva notizia, con il tempo in entrambi i sessi, la stanchezza si è fatta strada. Quando i volontari ( li volevano pure pagare?) degli otto paesi sono stati sottoposti alla seconda intervista, ad aprile, si sono rivelati più stanchi dei lacci imposti dall’epidemia, nonostante i bollettini quotidiani fossero ancora allarmanti. “Siamo partiti con le lenzuola alle finestre per farci coraggio. Ora l’emergenza sembra averci sfibrato” .

Questa la conclusione. Ma alla Bocconi sono economisti e quindi… sul perché le donne siano più ligie, rimandano ad un parallelo con l’evasione fiscale, che è significativamente più alta fra gli uomini. La spiegazione ha probabilmente a che fare con un maggior rispetto delle regole nel sesso femminile spiegano e aggiungono nello studio “Le differenze principali riguardano i comportamenti che mirano a proteggere gli altri, come il tossire nel gomito anziché nella mano”. Non aggiungiamo altro, andate sul sito della “prestigiosa” Università e leggetevi il resto.

Gaspare De Blasi

redazione

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