Domenica mattina del 18 ottobre 2020, mi sveglio con il pensiero rivolto alla tanto discussa pista ciclabile del lungomare della spagnola. Sono sempre stato entusiasta di questa iniziativa per la nostra città che seppur in ritardo (ognuno ha i suoi tempi) ci stessimo dirigendo verso una normalizzazione e valorizzazione del nostro patrimonio naturale, storico, e culturale. Pieno di energia e buoni propositi salgo in macchina e mi dirigo verso la Villa Genna, dove avrei parcheggiato la mia auto e raggiunto degli amici per farci una bella passeggiata a piedi.
Sarebbe stata una grande novità, una rivoluzione poter attraversare a piedi, o in bicicletta, tranquillamente ed in sicurezza tutta la costa del versante nord, che non manca una sola volta di regalare grandi emozioni ai visitatori. Purtroppo quasi arrivato a destinazione comincia a piovere, quindi decido di proseguire la passeggiata a bordo della mia automobile. Proseguendo mi si presenta per più volte e con la stessa dinamica la seguente scena: pedoni e ciclisti che passeggiano tranquillamente su quella fresca striscia di asfalto che costeggia il mare, e dietro di loro automobilisti in direzione Marsala centro che infastiditi suonano il clacson invitandoli a fare spazio per poter proseguire per la loro strada. Sistematicamente ne nasce una discussione dove i pedoni segnalano il fatto che quel senso di marcia è adesso vietato e loro sono legittimati a passeggiare perché di fatto quella striscia di asfalto rappresenta la nuova pista ciclabile. La replica degli automobilisti che affermano che la segnaletica apposta pochi giorni fa nei pressi dell’imbarcadero adesso è coperta con dei sacchi neri, quindi non c’è più il senso unico di marcia e loro sono legittimati a proseguire in direzione Marsala centro. Un raro caso dove due discutenti hanno la medesima parte sia di torto che di ragione. Sta di fatto che non è stata data nessuna comunicazione ufficiale di tale iniziativa, si era solo detto da parte dell’amministrazione di una riunione della giunta con i tecnici ed il comandante della Polizia municipale per discutere del fatto che molti residenti della zona si sono lamentati di tale iniziativa e soprattutto i cittadini in generale, e bisognava trovare una soluzione con dei percorsi alternativi, e trovare delle zone da adibire ad aree di sosta. Durante la settimana trascorsa mi sono confrontato sia con residenti della zona, sia con imprenditori turistici, e tutti si sono detti favorevoli alla pista ciclabile ed al senso unico di marcia, dovendo solo attenzionare determinati punti per il regolare passaggio di autobus e mezzi di emergenza.
Sono un semplice cittadino con un amore incondizionato verso la nostra città, un romantico sognatore ambizioso a vivere in una Marsala al pari passo delle grandi città culturalmente evolute, proiettate in un futuro dedito a donare ai cittadini dei servizi funzionali atti a valorizzare ogni singolo centimetro quadrato di cui si dispone. Provate ad immaginare il nostro lungomare in piena estate libero dalle estenuanti code, dove una tranquilla passeggiata si trasforma nella maggior parte delle volte in malumore e disagio fisico e mentale. Dove si è liberi di camminare a piedi, in bicicletta, in assoluta sicurezza. Dove ci saranno servizi di bike sharing per chi non dispone di una propria bicicletta. Io continuo a sognare, e nel frattempo mi sorge spontanea una sola domanda a tutto questo: perché no?
Gianluca Lupo