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Covid, nuove misure restrittive: si valutano lockdown mirati per i fine settimana, chiusura locali alle 22

Le misure del nuovo dpcm, così come si apprende da indiscrezioni trapelate dalla riunione notturna, saranno probabilmente rese note tra domenica e lunedì. Intanto, sul tavolo ci sono varie ipotesi: coprifuoco voluto dai sostenitori della “linea dura” Speranza e Franceschini (ma che secondo il premier sarebbe l’ennesimo colpo all’economia, quindi da evitare) oppure restrizioni ancora più nette sugli orari di bar, ristoranti e locali? La chiusura ipotizzata sarebbe alle 22, così da evitare il “rischio movida”. Altra ipotesi sul tavolo, quella di rendere lo smart working obbligatorio per il 70% nella pubblica amministrazione in modo tale da impattare meno sui trasporti.

Più che probabile la stretta sugli sport da contatto, di base e a livello agonistico, gestiti dalle società dilettantistiche, con l’alt ad allenamenti e partite come il calcetto e il baskek. Torna a essere valutato anche lo stop a piscine, palestre e circoli e si prepara una nuova stretta anche su eventi e manifestazioni pubbliche. Si parla anche di chiusure provvisorie per negozi non essenziali. Novità, tra le ipotetiche misure del nuovo dpcm, un lockdown mirato per i fine settimana. Quello che non è in discussione, è l’apertura delle scuole: Azzolina non intende tornare alla didattica a distanza, si parla semmai di ingressi scaglionati con più lezioni al pomeriggio così da gravare meno sui trasporti. La ministra ha contestato duramente il governatore Vincenzo De Luca per la decisione autonoma di chiudere le scuole in Campania: “Gli studenti campani invece di essere in classe sono in giro per i centri commerciali”, ha denunciato Azzolina, che ora potrebbe impugnare la decisione di De Luca.

Intanto le Regioni si muovono autonomamente con strette in Campania, Lombardia e Piemonte ma il Governo ha tutta l’intenzione di raggiungere un maggiore coordinamento. Convocata per la mattinata di oggi sabato 17 una riunione con Speranza, Francesco Boccia, il commissario Domenico Arcuri e i governatori. La volontà è quella di muoversi quanto più possibile all’unisono: “Punto cruciale è la sicurezza nei mezzi di trasporto pubblico e il loro rafforzamento. Data la situazione molto grave di circolazione del virus, abbiamo indicato chiusure mirate nelle regioni con altissima circolazione del Sars-Cov2 finalizzate a consentire lo svolgimento delle attività scolastiche e produttive. Le chiusure, nelle zone dove l’indice di contagio è superiore a 1, dovranno riguardare punti di aggregazione come circoli, palestre, ed esercizi commerciali non essenziali. Mentre lo smart working dovrebbe diventare la forma ordinaria di lavoro in tutto il Paese”, le parole di Walter Ricciardi, consigliere del ministro della salute per l’emergenza Covid e ordinario di Igiene generale e applicata alla Facoltà di medicina della Cattolica di Roma.

redazione

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