l Covid non frena gli appassionati della Trasversale sicula. Nella giornata di ieri, domenica 4 ottobre, un ristretto numero di pellegrini ha rimesso lo zaino in spalla per ripercorrere l’antica e storica via che congiunge la costa occidentale e orientale dell’isola. Non un cammino ufficiale, così come avvenuto il 4 ottobre di ogni anno ma una un’avventura libera e lenta, tra notti in tenda e sentieri in cui perdersi e ritrovarsi con il proprio ritmo biologico e spirituale.
La voglia di rimettersi in viaggio in una delle isole europee più affascinanti per bellezza naturale, varietà e libertà d’accesso dei suoi paesaggi montuosi e marini ha prevalso su tutto.
I pellegrini partiti da Mozia seguiranno l’insieme di rotte trasversali in direzione di Kamarina, ma con la libertà di imboccare sentieri, tracce o paesaggi naturali diversi. Un’esperienza a tratti differente da quella degli ultimi anni, dove i pellegrini hanno imboccato il cammino tracciato dagli studi degli archeologi Biagio Pace e Giovanni Uggeri, e in questi anni ripercorso, collaudato, mappato e geo-referenziato (grazie alla collaborazione con il LabGIS)e che tocca 8 province, 55 comuni, 6 parchi archeologici, 47 siti di interesse storico-archeologico-monumentale e 7 riserve naturali.
Le associazioni, le Pro Loco, le istituzioni e partner del progetto, gli enti di ricerca, i Gal, i club Unesco, i Cai e i gruppi ambientali e archeologici si stanno rendendo disponibili, anche in questa occasione e seguendo le misure anti Covid, ad assistere il passaggio dei pellegrini e favorire una migliore fruizione dell’itinerario promuovendo progetti di valorizzazione, tutela, recupero e manutenzione del percorso e incentivare grazie al progetto dell’Antica Trasversale sicula un turismo sociale, culturale e consapevole, rispettoso dei luoghi e dell’ambiente che permetta di valorizzare le identità dei borghi, delle città e dei siti di rilievo archeologico delle aree interne.