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Disastro click day in Sicilia, per la Regione è colpa della Tim. Opposizioni all’attacco

Clamoroso flop per il click day della Regione Siciliana. Lo strumento che avrebbe dovuto consentire l’erogazione di contributi a fondo perduto a favore delle microimprese artigiane, commerciali, industriali e di servizi danneggiate dall’emergenza epidemiologica e dal lockdown si è infatti rivelato inadeguato a reggere il flusso di collegamenti dei vari soggetti interessati. Nel giro di pochi minuti dall’inizio delle operazioni, il sito è andato fuori servizio, lasciando esterrefatti i migliaia di utenti che da settimane attendevano quest’opportunità, nella speranza di aver un po’ di ossigeno per la propria azienda. La Regione sostiene che il disservizio sia stato dovuto a un problema della piattaforma Tim e lo spostamento a giovedì 8 ottobre, deciso nella notte. L’assessore alle attività produttive Turano si è detto dispiaciuto per il “disguido tecnico”, specificando che la Regione “è cliente e non erogatrice di servizi”.

Tuttavia, va detto che diverse erano state le voci critiche sul bando predisposto dall’assessorato regionale alle attività produttive, guidato da Mimmo Turano. Dure erano state le opposizioni, ma anche la CNA aveva chiesto la revisione del bando, evidenziando le criticità.

Allo stato attuale si è deciso di rinviare tutto a giovedì 8 ottobre, ma sono già arrivate le prime note di biasimo sulla vicenda che si sommano alle reazioni inferocite degli utenti, che hanno riempito i social con i propri post.

Afferma il capogruppo del Pd all’Ars Giuseppe Lupo: “Il ‘click-day’ per accedere al Bonus Sicilia si dimostra un fallimento annunciato. L’allarme lanciato dal PD, dalle associazioni d’impresa e dai commercialisti è stato infatti colpevolmente ignorato dall’assessore Turano e dal presidente Musumeci. Un governo regionale di ‘dilettanti allo sbaraglio’, che dovrebbe dimettersi subito, che sta massacrando le attività produttive in Sicilia”.

Duro anche il leader di Cento Passi per la Sicilia Claudio Fava: “Le scuse accampate e le rassicurazioni fornite dall’assessorato regionale alle attività produttive sono prive di fondamento: il sistema del click day scelto per l’assegnazione delle somme del bonus Sicilia alla piccola e media impresa si conferma una lotteria”. Il presidente della Commissione Antimafia Regionale ricorda come “solo una richiesta su cinque otterrà risposta positiva, confermando che la sopravvivenza di migliaia di aziende dipenderà dal caso e dalla velocità di connessione”. Per Fava “a tutto questo si aggiunge la beffa di una piattaforma già in crash dopo pochi minuti, tanto da dover rinviare a giovedì l’avvio della procedura. Altri giorni di ritardo, in attesa che il governo regionale trovi, come sempre, nuovi capri espiatori: il destino, la collera degli dei, l’anno bisestile… Esattamente com’è avvenuto per la cassa integrazione in deroga, per i ritardi nelle erogazione dei fondi ai comuni per l’assistenza ai soggetti deboli, per il sistema dei controlli e della prevenzione, per i fondi per il turismo per Musumeci e i suoi assessori, la colpa è sempre degli altri. Per i siciliani, no. Assessore Turano e presidente Musumeci, un passo indietro per favore…”.

Tra i più scettici sulla buona riuscita del click day erano stati i deputati regionale del Movimento 5 Stelle, che a riguarda affermano: “Altro che click day, è stato crack day: Il governo regionale è presuntuoso e incompetente. Turano e tutti i responsabili di questa genialata devono andare a casa con grande vergogna e non farsi più vedere dai siciliani. Abbiamo avvisato ogni giorno il governo Musumeci che la modalità di assegnazione dei fondi alle imprese colpite dalla crisi derivante dalla pandemia sarebbe stato un flop e così è stato. Solidarietà massima alle aziende”.

“Proprio ieri – spiega il capogruppo Giorgio Pasqua – avevamo reso noto come le domande caricate sul portale della Regione Siciliana dalle imprese risultavano mescolate con dati di altre aziende. Il sistema era in sostanza andato in crash ancora prima del click day. Oggi l’epilogo di un disastro annunciato con il sito in tilt e le aziende inferocite. 

“Non esiste volta – diceva Luigi Sunseri a Sala D’Ercole – in cui la Regione Siciliana non abbia fallito sul click day. Anche questa volta metteremo a rischio 130 milioni di euro destinati alle imprese attraverso una modalità che di fatto non mette le imprese sullo stesso piano. L’impresa collegata con la rete internet dotata di fibra non può matematicamente avere le stesse possibilità delle imprese che cliccano dalle Madonie o dai Nebrodi con connessione decisamente più lenta”. 

Mercoledì 7 ottobre la Commissione Attività produttive avrà in audizione l’assessore Turano proprio su richiesta delle deputate Cinquestelle Jose Marano, Ketty Damante e Valentina Zafarana. “Già il fatto di avere la possibilità di parlare con l’assessore Turano a cose fatte – spiegano le deputate – la dice lunga sulla supponenza di questo governo regionale, ma siccome è stato un flop e la Regione si è vista costretta a rinviare ad altra data questo benedetto click day, chiederemo all’assessore, tra le altre cose, conto di quanto è costata questa procedura alle tasche dei contribuenti siciliani ed ovviamente degli imprenditori”.

redazione

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