La Buca è un luogo, un luogo scelto dai bambini di una scuola elementare per andarci a giocare. Un luogo, all’aperto, un luogo pieno di natura, dove i bambini inventano, si divertono, corrono, si arrampicano, si nascondono, insomma vivono liberi.
La Buca non piace agli adulti, la trovano pericolosa, non è per niente sicura, allora la decisione arriva unanime, la Buca deve essere riempita.
Così dopo un fine settimana a casa, al rientro a scuola, il luogo preferito dei bambini, scelto per giocare durante i minuti di ricreazione, non c’è più, tutto è dritto e duro, ci sono lo scivolo, l’altalena, ma non c’è più la Buca, e la Buca era il posto più bello per giocare, per divertirsi.
I bambini ci rimangono molto male, ma guardando un po’ oltre vedono un Mucchio, venuto fuori da un cumulo di terra spostata, e il gioco ricomincia.
Così è, ai bambini basta davvero poco per giocare, e il loro punto di vista talvolta è davvero molto diverso da quello degli adulti. La prospettiva è diversa, la capacità di adattamento è sorprendente nei bambini, in loro c’è la facilità di stupirsi, di inventare, la leggerezza del non sentire la preoccupazione, ma di trovare sempre il lato bello e positivo delle cose.
Oggi c’è da dire, che il mondo adulto influenza non poco il mondo del bambino, la paura e la preoccupazione, visti anche i tempi che viviamo, magari anche in maniera inconsapevole la trasmettiamo anche ai piccoli. Trovare degli spazi per loro dovrebbe diventare una nostra priorità, luoghi dove lasciarli provare a fare, luoghi per farli sperimentare, anche se possono farsi male. Provarci è un loro diritto, il diritto a sperimentare, il diritto a sentirsi liberi.
Il libro proposto, viene dalla Svezia, ha vinto il premio Andersen 2020 come Miglior libro 6-9 anni con la seguente motivazione: “Per una rappresentazione vivacissima e vera dell’infanzia, dei suoi bisogni e dei suoi desideri”.
Età di lettura consigliata 6-9 anni
Recensioni a cura della Libreria per bambini Albero delle Storie