Un’aggressione in piena regola: insulti, minacce, colpi bottiglia, pugni, calci, sedie lanciate. Ancora una volta il sabato sera marsalese si trasforma in un becero ring, in cui si consuma l’ennesimo episodio di violenza. Protagonisti un gruppo di ragazzi marsalesi (c’è chi dice una decina, ma qualcuno sostiene che erano anche di più) che hanno scatenato la loro furia contro due giovani migranti che da alcuni anni vivono a Marsala. Perfettamente integrati, hanno frequentato gli istituti scolastici locali, lavorano e hanno persino trovato l’amore con due ragazze marsalesi, che erano assieme a loro, sabato sera, quando è cominciata l’aggressione nella centralissima via Garibaldi. Ma la loro capacità di ricostruirsi vita decorosa in Italia dopo le sofferenze che li hanno portati a lasciare il proprio Paese, evidentemente, non è apprezzata da tutti. E così, dalla testimonianze raccolte, improvvisamente, sabato sera, è suonata ancora una volta l’ora della violenza.
Il branco si è coalizzato contro i due giovani africani, terrorizzando anche le ragazze che li accompagnavano, una delle quali incinta. A un certo punto, i giovani hanno cercato rifugio dentro un locale ancora aperto, mentre il titolare ha cercato di sedare gli animi, così come qualche altro marsalese che si è ritrovato ad assistere alla scena. Provvidenziale, ad ogni modo, è stato l’intervento della Polizia, che – seppur a fatica – è riuscita a fermare la violenza.
Il grave episodio è stato regolarmente denunciato e, stavolta, verosimilmente la giustizia farà il suo corso. Ma è chiaro che quest’ulteriore aggressione nei confronti di due giovani africani rappresenta l’ennesimo inquietante segnale di odio e intolleranza che cova silenziosamente ogni giorno, per poi esplodere improvvisamente nel fine settimana. La nostra testata ha più volte raccontato e denunciato episodi del genere, purtroppo non particolarmente diversi da quello che qualche giorno fa ha portato alla tragica morte di Willy Monteiro Duarte a Colleferro. Ancora una volta, dunque, riteniamo doveroso lanciare un appello alle istituzioni, affinchè si intervenga seriamente per fermare una deriva che non appartiene a una città storicamente civile e accogliente come Marsala.