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Inaugurato a Campobello il murale dedicato a Peppino Impastato

A partire da oggi, a Campobello di Mazara potrà essere ammirato sulle pareti della cabina Enel di via Mare, che più volte in passato era stata deturpata con scritte inneggianti alla mafia, l’inconfondibile volto di Peppino Impastato, il giornalista siciliano ucciso da Cosa Nostra nel 1978. Accanto al ritratto del militante di Democrazia Proletaria, una delle frasi più celebri a lui attribuite: “… bisognerebbe educare alla bellezza: perché in uomini e donne non si insinui più l’abitudine e la rassegnazione, ma rimangano sempre vivi la curiosità e lo stupore”,

Alla presenza del sindaco di Campobello di Mazara Giuseppe Castiglione, del presidente del Consiglio comunale Simone Tumminello, dell’ingegnere Casimiro Inzerillo, responsabile di E-Distribuzione della zona Trapani-Agrigento-Caltanissetta, la società del Gruppo Enel che gestisce la rete elettrica a media e bassa tensione, del maresciallo Pietro Fiorentino, comandante della locale stazione dei Carabinieri, del comandante della Polizia municipale Giuliano Panierino e dell’arciprete don Nicola Patti, si è svolta infatti stamattina (lunedì 7 settembre 2020), la cerimonia di inaugurazione del murale realizzato dall’architetto Mariangela Iovino, artista che ha accolto l’iniziativa promossa dal sindaco Castiglione in sinergia con la società E-Distribuzione, offrendo la propria disponibilità a realizzare gratuitamente l’opera in virtù proprio dell’importante messaggio sociale veicolato dalla stessa.

La vecchia cabina elettrica, situata all’ingresso della strada provinciale di collegamento con le frazioni balneari di Tre Fontane e Torretta Granitola, infatti, a partire dal 2013, negli anni era stata in diverse occasioni deturpata con scritte sui muri, alcune delle quali inneggianti al fenomeno mafioso, assurgendo negativamente agli onori della cronaca e veicolando messaggi certamente non edificanti per la comunità campobellese.

È proprio al fine di scoraggiare questa grave forma di inciviltà, lanciando al contempo un forte messaggio di legalità e di contrasto alla mafia, che il sindaco Castiglione ha voluto promuovere l’iniziativa di realizzazione del murale, dedicandolo a Peppino Impastato, un giovane che con coraggio si è scagliato contro un sistema di valori negativi e che rappresenta il simbolo della lotta alla mafia portata avanti anche dal popolo.

Iniziativa che è stata accolta positivamente sia dalla società di distribuzione elettrica, che in poco tempo ha riqualificato la struttura, realizzando le opere di ristrutturazione e di messa in sicurezza della cabina, sia dall’architetto Iovino, docente del Liceo artistico di Mazara, che già aveva collaborato con l’Amministrazione comunale, curando, assieme a un gruppo di giovani artisti e ad alcuni bambini torrettesi, le opere di abbellimento dei pannelli di protezione new jersey collocati nel 2018 a Tre Fontane e a Torretta Granitola.

«Abbiamo autorizzato la realizzazione di questo murales – ha affermato Inzerillo – perché le nostre cabine, che svolgono un ruolo fondamentale per garantire il servizio elettrico nel territorio, possono diventare anche elementi di pregio estetico integrati sempre di più nel paesaggio e, come in questo caso, essere utilizzate per veicolare un messaggio positivo contro la mafia».

Hanno preso parte alla cerimonia di inaugurazione, che si è svolta nel rispetto delle misure di sicurezza anti Covid, anche gli assessori comunali Nino Accardo, Donatella Randazzo, Mariangela Vampiro e Vito Bono, la consigliera comunale Valentina Accardo, il capo dell’Unità Operativa Sicurezza e Ambiente della zona Trapani-Agrigento-Caltanissetta Giuseppe Vannella, il responsabile dell’Unità Operativa Rete Castelvetrano – Alcamo Francesco Milazzo, il tecnico addetto Rete dell’Unità operativa Rete Castelvetrano – Alcamo Andrea Ingargiola e, in rappresentanza della comunità studentesca di Campobello, il baby sindaco in carica Vincenzo Barruzza accompagnato dall’insegnante Gianvito Greco.

redazione

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