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Stop alle attività danzanti, ma non alla musica dal vivo nei locali

La curva dei contagi sale e, come abbiamo raccontato sulla nostra testata, il Governo ha deciso di correre ai ripari con un’ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza. “Non possiamo – ha sostenuto Speranza – vanificare i sacrifici fatti nei mesi passati. La nostra priorità deve essere riaprire le scuole a settembre in piena sicurezza”.

Dopo il weekend di Ferragosto si fermano dunque le danze, ma non la musica live o da fonti meccaniche, così come si definisce in gergo tecnico la musica diffusa da una console con dj o da un Pc. Da un approfondimento che abbiamo condotto sulla questione è emerso che lo stop riguarda le discoteche e tutte le attività similari in cui si balla, ma non riguarda cocktail-bar, wine-bar o similari che vogliono far ascoltare alla loro clientela della musica con una band o un dj.

Il governo ha preso questa decisione di sospendere le attività “che abbiano luogo in sale da ballo, discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso” per due motivi: a causa dell’aumento continuo dei nuovi positivi (3.351 nell’ultima settimana, con picchi quotidiani che non si registravano da aprile) e per la situazione negli altri Paesi europei, alle prese con numeri ancora più alti di contagiati.

L’ordinanza ha anche introdotto l’obbligo, dalle 18 alle 6, di mascherina anche all’aperto, negli spazi di pertinenza dei locali e dei luoghi aperti al pubblico e negli spazi pubblici (vie, piazze, ecc.) che per caratteristiche favoriscono gli assembramenti.

In sostanza solo le discoteche si fermano. Le altre attività che la sera animano la movida sono consentite, purchè gli avventori si limitino ad ascoltare la diffusione musicale, muniti di mascherina.

redazione

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