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La Lega cerca di far saltare Grillo. Il movimento Via lo invita a definire il programma

Acque agitate, nelle ultime ore, all’interno del centrodestra. Nei giorni scorsi Massimo Grillo aveva anticipato che entro Ferragosto si sarebbero definiti gli ultimi dettagli della coalizione da presentare ai cittadini per le amministrative di ottobre. Due giorni fa l’incontro con Nello Musumeci a cui l’ex parlamentare ha ribadito di non essere interessato a un accordo con la Lega. Ma il pressing del Carroccio si conferma forte e i dirigenti regionali vicini a Salvini sembrano intenzionati a giocarsi tutte le carte per organizzare una coalizione che ricalchi lo schema del centrodestra nazionale. Il piano B sarebbe una candidatura di bandiera, sulla falsariga di quanto avvenne nel 2015, quando per la prima volta la Lega (sotto il simbolo “Noi con Salvini”) si presentò agli elettori lilybetani con la candidatura a sindaco di Vito Armato, fermatosi all’1,37% dei consensi. Ben diverso il consenso della Lega alle Europee del 2019, quando la lista dei salviniani raggiunse un sorprendente 23,31%.

Ma i dirigenti leghisti, in questa fase, non sembrano intenzionati ad arretrare e, vista la posizione mantenuta da Grillo nei loro confronti, suggeriscono alla coalizione di centrodestra l’individuazione di un altro candidato, capace di mettere assieme la maggioranza che all’Ars sostiene Nello Musumeci. Il governatore sembrerebbe orientato a confermare il sostegno a Grillo a prescindere dalla presenza del simbolo della Lega in coalizione, ma qualche altro esponente del governo regionale (su tutti l’assessore alla sanità Ruggero Razza) sembra di diverso avviso. Le prossime ore, verosimilmente, risulteranno decisive, tenuto conto che manca meno di un mese alla presentazione delle liste.

Di seguito il comunicato integrale della Lega, a firma del vice segretario della Lega in Sicilia Francesco Di Giorgio, di Alessandro Pagano (vice capogruppo della Lega alla Camera dei Deputati) e Marico Hopps (responsabile Regionale Enti Locali Sicilia Occidentale): “Ad oggi la Lega-Salvini Premier di Marsala ha lavorato per presentare una lista realmente rappresentativa non soltanto del grande territorio della Città ma soprattutto dei valori del centrodestra a cui si ispira, riuscendo nell’intento di unire sotto un’unica bandiera 24 candidati, più che motivati, provenienti dalla società civile e che strizzano l’occhio alla buona politica: imprenditori, liberi professionisti, artigiani, tutti rappresentanti le diverse categorie economiche già provate dalla mala gestione delle passate amministrazioni comunali e che vogliono dare il proprio contributo al riscatto di Marsala. A questi si sono aggiunti tanti giovani che, rispondendo alla generale richiesta di un cambio generazionale, hanno deciso di aderire alla sezione Lega- Salvini Premier di Marsala. In queste settimane la Lega Salvini Premier ha inoltre intensificato il dialogo con i rappresentanti del locale centrodestra, certi della volontà di realizzare una forza di buon governo, nella prospettiva non soltanto di ben amministrare la città di Marsala ma anche di saper affrontare e vincere le Regionali 2022 e le Politiche 2023. Confermiamo che i dialoghi con gli alleati di Diventerà Bellissima, di Forza Italia, dell UDC, di Via e di Fratelli d’Italia sono stati molto proficui e ricchi di reciproca soddisfazione. Tutti, in un clima di piacevole fiducia, hanno dato per certo la necessità di un chiaro messaggio politico in un momento storico in cui altri nascondono la propria identità dietro un civismo di facciata e con la consapevolezza che la città di Marsala non può continuare ad essere amministrata da questa sinistra. Al centrodestra siciliano dedichiamo le parole di Ruggero Razza che ha affermato “Noi abbiamo sostenuto che l’unità del centrodestra sia un valore e chi mette in discussione l’unità del centrodestra rischia di fare male alla nostra Regione che ha bisogno di stabilità di governo”. Ecco perché agli alleati regionali chiediamo una immediata convocazione dei referenti comunali e provinciali . Oggi più che mai il centrodestra deve far chiarezza su quale è l’indirizzo politico – amministrativo per la città di Marsala, al fine di amalgamare le forze e i programmi politici dei vari partiti e senza ambiguità alcuna. Ad altri lasciamo logiche che non ci appartengono. Da parte nostra la richiesta e la disponibilità ad individuare un candidato in grado di mostrare il massimo del coraggio e della visione per una città, la quinta città siciliana, che merita di affrontare le grandi sfide di domani. Consapevoli che il domani è già oggi“.

Dall’altra parte, i centristi del movimento Via, che confermano l’intenzione di presentarsi ai nastri di partenza con tre liste, invitano Grillo a chiudere la coalizione e a cominciare a lavorare sul programma da sottoporre alla cittadinanza.

Le amministrative di ottobre, a Marsala, devono segnare un cambio di passo nel modo di affrontare la campagna elettorale. Le tre liste che fanno riferimento al Movimento VIA, e che hanno i loro responsabili in Michele Gandolfo, Ignazio Chianetta, Arturo Galfano, Antonio Vinci, sono liste che si sono formate grazie all’esperienza sul campo di molti consiglieri uscenti che hanno deciso di sostenere il candidato sindaco Massimo Grillo. Adesso che il tempo del dibattito sulle coalizioni politiche si è esaurito è giusto, segno di responsabilità, che il candidato Grillo affronti la campagna elettorale aprendosi alla società civile, al mondo delle associazioni, a quanti ancora riconoscono di avere dei dubbi e per questo non hanno operato una scelta. Per fare questo è necessario che il candidato sindaco Grillo, a breve, convochi il tavolo della coalizione per definire meglio l’ampiezza della coalizione stessa e le ulteriori linee programmatiche. Per tali ragioni le tre liste del Movimento VIA richiedono la convocazione del tavolo per ragioni di trasparenza e di lealtà nei confronti degli elettori. E’ importante che i cittadini sappiano che tipo di Città si voglia costruire, con quali prospettive, con quale visione di insieme, con quale capacità di raggiungimento degli obiettivi preposti. Marsala vanta una realtà importante, la politica attraversa un momento non felice. E’ tempo, invece, di riallacciare quelle fila che sono state interrotte, tranciate, tra chi amministra o si propone per farlo e i cittadini, che sono attenti osservatori, giudici implacabili. Il programma non è elettorale, non si esaurirà il 5 di ottobre ma è un programma di impegno per la Città, che vedrà la discontinuità dall’amministrazione uscente, inserendo Marsala in un contesto molto più ampio e autorevole con piena capacità di interloquire sul piano regionale e nazionale. E’ tempo di non attendere altro tempo, ma di convocare la coalizione per concordare la modalità con cui adeguatamente apportare modifiche al programma già esistente, per divulgarlo, per rendere i cittadini partecipi attivamente al processo di cambiamento, per aprire a movimenti e aggregazioni civiche che vorranno unirsi. Sbaglia chi pensa o scrive che la coalizione di Massimo Grillo è una accozzaglia politica. L’errore sta nel non aver letto il progetto, che è condiviso. E quando c’è condivisione in massima parte è già una vittoria del dialogo e della concretezza. Esiste, forse, un numero preciso di soggetti che possono condividere un percorso? Per fortuna no. Le amministrative seguono regole unicamente di buon governo della Città e di visione della stessa, per questo è necessario che adesso, terminato il quadro delle alleanze, si faccia il passo più importante: aprirsi alla comunità. La politica si alimenta dal basso, è quella la spinta propulsiva e aggregativa”.

redazione

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