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Controreplica della Aiello al M5S di Marsala. “Vi spiego perchè non appoggio Rodriquez”

Continua il duro confronto a distanza tra la deputata partannese Piera Aiello e il meetup di Marsala a proposito delle prossime amministrative e, in particolare, della candidatura a sindaco di Aldo Rodriquez.

La Aiello definisce “un attacco personale e non politico di bassa levatura” il post pubblicato sulla pagina dei pentastellati lilybetani che di seguito riportiamo:

Lunga la controreplica della Aiello. Difficile, a questo punto, immaginare un rasserenamento tra le parti, come aveva auspicato nei giorni scorsi alla nostra redazione lo stesso Aldo Rodriquez.

“Intenzione esclusiva dello scrivente – afferma la Aiello – è quella di denigrare la mia persona, il mio livello culturale che mai ho avuto la presunzione di paragonare neanche lontanamente a quello del Presidente Nicola Morra con cui mi onoro di lavorare e confrontarmi.
E’ doveroso precisare che in merito alla mia candidatura nel 2018 e alla conseguente elezione, il gruppo che fa capo, che scrive la sceneggiatura e cura la regia del Candidato per il Movimento a Marsala, mi ha fortemente voluta in prima linea per questa competizione elettorale.
Non pensavo neanche lontanamente di intraprendere una esperienza politica, ma a seguito di attestazioni di stima (perchè a quel tempo si trattava di stima) e “pressioni” per dare la mia disponibilità, ho accettato questa sfida privando tuttavia, di fatto, il territorio marsalese della giusta rappresentanza parlamentare, visto che la stessa ha una residenza fittizia a Partanna per i soli fini della tutela personale.


Gli stessi, a mia insaputa e ad insaputa di tutto il gruppo, cosa che ho scoperto in una riunione infuocata la scorsa estate e che ha avuto l’inevitabile conseguenza dell’abbandono del gruppo della vera anima movimentista di Marsala, avevano prodotto i documenti per la mia candidatura circa un mese prima che chiedessero agli attivisti dell’epoca di cercare un candidato per l’uninominale.
Tutto ciò ha messo in luce la loro mala fede anche in un secondo momento, quando cioè una volta giunta in Parlamento mi si sono presentati innanzi con contratti di lavoro già precompilati di collaborazione per eventuale consulenza legale, in cui si chiedevano cifre ingiustificate al lavoro da svolgere nell’eventualità fosse necessario.
In merito alla mia affermazione, che in questa occasione ribadisco fermamente, di non appoggiare l’aspirante candidato al Movimento Aldo Rodriquez, mi vedo costretta a scendere nel dettaglio (cosa che ritenevo al momento fuori luogo per non precludere il suo “percorso” elettorale) e a motivare la mia tesi.
Innanzitutto la scelta di questo nome è assolutamente arbitraria, non è stata mai convocata una riunione in cui si dovesse votare un candidato alle prossime amministrative, la votazione tuttavia è avvenuta durante una riunione con altri punti all’ordine del giorno, quando i “soliti noti” dopo essersi “contati” si sono resi conto che avrebbero avuto la maggioranza, magicamente esce fuori il nome di Rodriquez.
Purtroppo in quel periodo sulla testa del candidato pendeva un avviso di garanzia per falso in atto pubblico, che lo vedeva implicato nella vicenda per delle firme false, ragione per cui era assolutamente esclusa qualsiasi possibilità di potersi proporre come candidato per il Movimento cinque stelle.
A causa di ciò, questa famosa riunione in cui venne fuori dal cilindro un candidato venne verbalizzata con una data postuma alla riunione stessa, solo dopo l’archiviazione dell’indagine.
Il candidato che nei trascorsi cinque anni ha rivestito il ruolo di consigliere comunale, durante la campagna elettorale del 2015 aveva promesso ai suoi elettori di restituire il 30% dei suoi emolumenti, nonostante per i consiglieri non vi fosse l’obbligo come invece accade ai parlamentari, il su citato consigliere si è spinto con questa promessa NON MANTENUTA.
Per esperienza un impegno di questo tipo con gli elettori va assolutamente onorato, si rischia altrimenti di compromettere altre eventuali campagne elettorali ed essere così etichettato come la persona che non mantiene la parola data.
Lo stesso, ad un certo momento della sua vita, è stato aiutato dalla sottoscritta, quando lo scrivente del post sopracitato e parte di coloro che oggi si palesano suoi amici, gli hanno girato le spalle. Sono stata la zia di tanti, così mi chiamavano bonariamente, con il solo scopo di potermi manipolare, cosa che non hanno saputo fare. Inoltre, a proposito della mia “personalità così forte e culturalmente così vasta e profonda”, mi dispiace profondamente osservare che lo stesso candidato in quanto a cultura, in quanto a proprietà di linguaggio, in quanto a sostanza e contenuti mi supera di gran lunga…


Gli stessi seguaci, un tempo, lo ritenevano inadatto e senza carisma nonché senza la preparazione e competenza adeguati per rivestire un ruolo così di primo piano, tanto che in Consiglio comunale si è distinto per essere tra i firmatari di un atto di indirizzo in cui si propone di inserire nel piano triennale delle opere pubbliche la realizzazione di una discarica nel territorio di Marsala, il cui progetto è intestato all’Ingegnere Pietro Marino realizzato nel 1988, marito dell’allora assessore Cerniglia.
Si è distinto per non avere mai in cinque anni presentato un emendamento, cosa fondamentale per proporre aiuti al territorio, ma tuttavia vantarsi di avere prodotto atti di indirizzo a iosa…
Si vanta di avere fatto centinaia di richieste di accesso agli atti senza mai nessun esito e senza mai avere avuto quel senso di responsabilità che lo spingesse a rivolgersi alla procura per ottenere quei documenti.
Dunque lo stesso gruppo, mi dispiace constatare, ha perseverato nello stesso errore, cioè proporre un candidato “impreparato” al ruolo, senza proprietà di linguaggio, senza la competenza necessaria e richiesta per la carica.


Ciò che più mi disgusta in questa faccenda è che in ambito dell’ultimo meet up, visto che da quel giorno non ne sono stati convocati altri, come si evince dalla piattaforma MeetUp del 7 dicembre 2019, alla presenza di: 1) Ignazio Corrao, 2) Antonio Lombardo, 3) Francesco Mollame ed altri portavoce della provincia di Trapani, hanno suggerito all’intero gruppo di aprirsi alla società civile per individuare la figura del futuro candidato Sindaco della città, suggerimento che in quell’occasione sembrava essere stato accolto in maniera positiva da Rodriquez, lo stesso infatti ha espresso la volontà dinanzi a tutti che era disposto a fare non uno ma trecento passi indietro per dare la possibilità a qualsiasi voglia soggetto che avesse la sua stessa ambizione.


Evidentemente hanno rivalutato la loro posizione. Non ho mai detto che il candidato sindaco proposto dal movimento a Marsala sia persona dubbia, non ho mai detto che fosse un disonesto, ma siccome siamo in democrazia e per l’onestà che mi contraddistingue, dico la mia che piaccia o no. Dico inoltre che la politica non è un ufficio di collocamento per chi non avendo un lavoro cerca di candidarsi e assicurarsi la famosa pagnotta, sicuramente non è stata una questione economica la mia. Mi fermo qua anche se ci sarebbe tanto da dire, auguro buona campagna elettorale a tutti, rimandando al mittente tutte le bassezze scritte su di me a colui che non riuscendo ad arrivare al suo intento continua ad attaccarmi, dicendo che tutto questo mi fa sorridere, forse sarò un’ ignorante, ma una laurea non ti da sicuramente la patente di cittadino onesto, perché proprio di questo si parla di ONESTA’ parola per molti sconosciuta”.

redazione

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Tags: Aldo RodriquezPiera Aiello