Il ritorno a scuola degli studenti a settembre è un tema molto importante ma su cui ci sono ancora poche informazioni certe.
Nelle precedenti settimane la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina aveva confermato che per gli alunni delle scuole elementari e medie le lezioni saranno in classe, illustrando anche linee guida da seguire in merito all’emergenza Coronavirus.
Non la pensa così Francesco Sinopoli di Cgil scuola. Nel corso della conferenza “La scuola si fa a scuola” promossa da Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda della scuola, il segretario ha detto che la situazione è decisamente più preoccupante del previsto.
“Oggi le condizioni per cui le scuole riaprano in presenza non ci sono: inutile continuare a raccontare che le cose vanno bene, bisognerebbe essere onesti” – ha detto Francesco Sinopoli all’Ansa – “A causa del ritardo con cui il confronto è iniziato e la scarsità delle risorse la situazione delle scuole è drammatica. I dirigenti scolastici sono a caccia di spazi; serve un organico straordinario che al momento non c’è.
La preoccupazione che sta nascendo è che siccome il tempo scuola si ridurrà si tornerà alla didattica a distanza. Il governo deve dire con chiarezza che bisogna riaprire la scuola in presenza”.